Mese dopo mese un elenco aggiornato di saggi, romanzi, racconti e libri per bambini di autori cinesi e non, pubblicati sul mercato editoriale italiano nel corso del 2025

 

FEBBRAIO 2025

Dobbiamo parlare di Xi. La storia segreta del più potente leader del mondo di Michael Dillon (Chiarelettere, 180 pagine, 16 euro, disponibile dal 4 febbraio)

dobbiamo parlare di xi_coverIl volto di Xi Jinping appare regolarmente sugli schermi televisivi e sulle pagine dei giornali, eppure dopo più di dieci anni al potere la sua figura è ancora avvolta nel mistero. Dall’infanzia trascorsa insieme al padre, epurato durante la Rivoluzione culturale di Mao Zedong, alla promessa di estirpare la povertà dal Paese, dalla persecuzione dei musulmani uiguri al timore ossessivo di essere paragonato a Winnie the Pooh, il premier cinese è infatti un uomo la cui immagine è oscurata dalle caricature e dai luoghi comuni. In questo libro lo storico e scrittore Michael Dillon ci rivela tutto ciò che non sappiamo ma dovremmo sapere sull’uomo forse più influente del pianeta, nel tentativo di spiegare le ragioni del suo ascendente sulla Cina, nonché di comprendere i suoi obiettivi. Ma questa non è solo la storia di Xi. Questa è la storia della più grande potenza economica dei nostri giorni e cerca di rispondere ad alcune domande cruciali: che cosa significa la leadership cinese di Xi per il resto del mondo e che cosa dobbiamo aspettarci in futuro?

 

Il tiranno celeste di Xiran Jay Zhao (Rizzoli, traduzione di Paolo Maria Bonora, 560 pagine, 18 euro)

il tiranno celeste_coverZetian ce l’ha fatta. È finalmente nella sede del potere a Huaxia. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse costretta a condividere il potere con un uomo pericoloso. Nonostante i due abbiano idee molto diverse su come decostruire il sistema corrotto e misogino che affligge il loro paese, Zetian deve collaborare con quest’uomo in una danza di verità e bugie. Solo svolgendo i loro ruoli alla perfezione potranno sconfiggere il loro nemico comune, il quale tiene in ostaggio i loro cari. Riuscirà Zetian a mostrarsi una sovrana giusta ed equa anche di fronte ai disordini politici e le forze pericolose che mirano a indebolirla? Oppure sarà costretta a fare affidamento sulla paura e sulla violenza e a soccombere ai suoi istinti più oscuri nella sua ricerca di vendetta?

 

The night ends with fire. Un destino di fuoco e fiamme di K. X. Song (DeAgostini, traduzione di Denise Silvestri, 512 pagine, euro 18,90)

the night ends with fire_coverIn un regno orientale dove spiriti e draghi sono reali quanto la guerra, Hai Meilin è una ragazza senza voce né potere. Ma quando decide di ribellarsi a un destino fatto di violenza e prigionia, sceglie l’impensabile: impugnare una spada. Tra segreti antichi, visioni di un drago dagli occhi d’oro e l’attrazione proibita per un principe nemico, Meilin scoprirà di essere al centro di una battaglia tra dèi e uomini. E quando le stelle si schiereranno contro di lei, dovrà scegliere se obbedire… o riscrivere le regole con il fuoco.

 

Leggere la Cina, capire il mondo. Narrazioni dominanti e discorso critico in un’era di competizione a cura di Marco Fumian (Mimesis, 356 pagine, 30 euro)

leggere la cina capire il mondo_coverL’ascesa globale della Cina, in parallelo al declino del primato del cosiddetto mondo occidentale, ha contribuito a creare nell’ultimo decennio uno scenario di competizione che ha generato, insieme alle tensioni geopolitiche, anche molteplici narrazioni ideologiche contrapposte. Da un lato un Partito comunista cinese divenuto più assertivo e repressivo, che si è impegnato, globalizzando le reti della propria “propaganda verso l’estero”, a diffondere i discorsi e i valori “cinesi” ritenuti corretti, al fine di espandere la propria influenza ideologica nel mondo. Dall’altro il Paese egemone dell’Occidente, gli Stati Uniti, che per difendere la propria leadership mondiale ha trasformato la Cina da partner insostituibile del commercio globale a minaccia autocratica spesso reificata come “altro” responsabile della propria crisi democratica. È perciò essenziale, in questo contesto, scavare dentro le costruzioni polarizzate della propaganda, per una visione più complessa dell’ascesa cinese e di ciò che questa porta con sé nel mondo, cercando nel contempo di capire in modo franco noi stessi e dove stiamo andando attraverso il confronto. Fornire strumenti utili a tale comprensione è lo scopo di questo volume, nato dal dialogo fra studiosi di ambiti disciplinari diversi, con l’intento di promuovere una “sinologia critica” capace di unire lo studio specialistico della Cina alle riflessioni sul presente.

 

Città fantasma di Kevin Chen (edizioni e/o, traduzione di Silvia Pozzi, 352 pagine, 19 euro)

città fantasma_coverNarrato attraverso una moltitudine di voci, sia vive che morte, muovendosi con una fluidità sorprendente tra passato e presente, Città fantasma è una storia affascinante di segreti familiari, superstizioni locali e ricerca di identità nel mezzo di uno scontro tra culture. Rifiutando il ruolo che i genitori taiwanesi conservatori hanno scelto per lui, il protagonista fugge nella cosmopolita Berlino sperando di essere accettato come giovane gay. Ambientato nell’arco di un solo giorno, durante la Festa degli Spiriti, il romanzo inizia un decennio dopo, quando Chen Tien-hung è appena uscito di prigione in Germania ed è tornato a casa. Con i genitori morti e i suoi sei fratelli e sorelle sposati, impazziti o deceduti, sembra che per lui non ci sia più nulla a Yongjing, la sua città natale. O almeno così pensa. Mentre la storia prende forma, Chen Tien-hung rivela maggiori dettagli sugli eventi che hanno segnato la vita della sua famiglia, i fantasmi che infestano il suo paese d’origine e la verità sul crimine che ha commesso in Germania.

 

Il tao delle macchine di Chen Qiufan (Luiss University Press, traduzione di Patrizia Liberati e Desirée Marianini, 184 pagine, 18 euro)

il tao delle macchine_coverCosa succede quando il nostro cervello non riesce più a distinguere un volto umano da uno artificiale? È davvero possibile innamorarsi di un robot capace di simulare le emozioni con perfezione inquietante? E quale destino attende l’identità umana in un’epoca in cui la tecnologia può replicare pensieri, ricordi e sensazioni? Le storie raccolte in questo libro, curato da uno dei maggiori autori di fantascienza contemporanei, uniscono la potenza immaginifica della science fiction alla profondità dell’esplorazione filosofica, invitando a riflettere sui rischi e le opportunità legate al progresso, in un mondo dove intelligenza artificiale e robotica influenzano sempre più la nostra quotidianità. Questi racconti, scritti da autrici e autori della vibrante scena letteraria cinese ancora largamente sconosciuta al pubblico italiano, esplorano ciò che accadrà, passando in rassegna il possibile, l’improbabile e l’apparentemente assurdo – che, come il nostro tempo ci mostra sempre più spesso, rischia d’un tratto di diventare reale. Tra rivolte meccaniche, missioni di spionaggio ai confini tra umano e postuma no e meditazioni sul valore della memoria, Il Tao delle macchine ci conduce in un universo al tempo stesso affascinante e perturbante, dove ogni innovazione tecnologica può trasformarsi in una sfida, in un dilemma per l’etica e la società.

 

MARZO 2025

Qipao. L’armoniosa fusione tra moda cinese e occidentale di Yi Yang (Anteo, 256 pagine, 25 euro)

qipao coverIl qipao, l’abito tradizionale cinese dal colletto rigido e dallo spacco generoso, è indubbiamente l’icona della moda femminile cinese nel mondo. Elegante e sensuale, ma al contempo delicato e chic, il qipao è una meravigliosa commistione di stile orientale e occidentale. Nato come abito delle donne delle Otto Bandiere, che governavano la Cina durante la dinastia Qing, il qipao si evolve nei secoli fino al momento cardine in cui la moda occidentale entra a far parte della vita quotidiana del popolo cinese. Il risultato è un abito che incarna la ricca tradizione e la raffinata maestria artigianale di un popolo e ne racconta la storia e la cultura, fondendo in sé l’anima antica della Cina e la sua naturale inclinazione a guardare al futuro, lasciandosi ispirare da ciò che è nuovo e diverso, integrandolo e facendolo suo.

 

Otto indagini per il giudice Dee. I casi del giudice Dee di Robert Van Gulik (O Barra O, traduzione di Alessandro Giarda, 224 pagine, 14 euro)

otto indagini per il giudice dee_coverPer la prima volta raccolti in un unico volume gli otto racconti di Robert van Gulik che completano la serie “I casi del giudice Dee”. Otto storie memorabili che si incastonano tra le vicende narrate nei romanzi e coprono una decade durante la quale il giudice Dee, accompagnato dai suoi fedeli assistenti Ma Joong, Chiao Tai e il sergente Hoong, presta servizio in diversi distretti dell’impero Tang. Nel corso di queste indagini, il più celebre detective dell’antica Cina, muovendosi con grande sagacia ed empatia tra mercanti, militari, cortigiane e gente del popolo, viene a capo di ingegnosi piani criminali e fa trionfare ovunque il suo incrollabile senso della giustizia. Si scoprono inoltre alcuni aspetti più intimi del giudice Dee, dal suo rapporto con le consorti e i figli alle sue preoccupazioni riguardanti la carriera. Oltre alle consuete illustrazioni in stile cinese di Robert van Gulik, ogni racconto è corredato da una sua prefazione che aiuta a contestualizzarlo e collocarlo cronologicamente all’interno della serializzazione.

 

Lanterne in volo. Desideri e paure di sei giovani cinesi di Alec Ash (traduzione di Margherita Emo e Piernicola d’Ortona, add editore, 320 pagine, 20 euro)

lanterne in volo_coverCon il piglio di un narratore, Alec Ash costruisce un ampio reportage seguendo le orme di sei millennials cinesi nati tra il 1985 e il 1990. Non hanno conosciuto Mao, ma la politica del figlio unico ha plasmato le loro famiglie. Li vediamo crescere mentre fanno i conti con una severa disciplina scolastica e una feroce competizione per il successo, in una Cina che si è aperta al capitalismo in modo tanto improvviso quanto violento. Dai sogni di fama del musicista Lucifer alle avventure virtuali di Snail, i cui progetti di studio vanno all’aria per colpa dei videogiochi, fino alle ambizioni dell’icona di stile Mia, seguiamo storie che si sfiorano o corrono parallele, in una miriade di ambientazioni sociali e geografiche. Ash ci accompagna nelle varie province cinesi: dalla gelida Harbin dove cresce Xiaoxiao all’isola tropicale di Hainan dove incontriamo Fred, la figlia di un dirigente del Partito comunista, fino al ventre tentacolare di Pechino che il giovane Dahai esplora lavorando in un cantiere.

 

La saggezza della Cina. Il fiore della letteratura cinese dal libro del Tao agli epigrafi di Lu-Sin di Lin Yutan (Ghibli, 592 pagine, 30 euro)

la saggezza della Cina_coverIl volume esplora la cultura, la filosofia e il pensiero cinese a partire dalle opere più celebri di grandi autori classici della letteratura orientale. Con un approccio personale, Lin Yutang riesce a spiegare concetti complessi, quali il confucianesimo, il taoismo e il buddismo, in maniera semplice e immediata, entrando in profonda empatia con il lettore. L’autore discute la vita quotidiana dei cinesi, il significato della famiglia, la spiritualità e l’importanza dell’armonia con la natura attraverso aneddoti e riflessioni, così da mettere in evidenza l’essenza della saggezza cinese – ossia l’equilibrio tra il mondo interiore e quello esteriore – e il valore della contemplazione e della tranquillità.

 

Il demone. Il sistema di salvataggio del peggiore dei cattivi. Vol. 2 di Mo (Mondadori, traduzione di Giulia Carbone, 396 pagine, 20 euro)

il sistema di salvataggio del peggiore dei cattivi_coverUna misteriosa epidemia devasta la città di Jinlan, disseminando morte e sofferenze inimmaginabili. Shen Qingqiu, suo malgrado protagonista di un mondo che non gli appartiene, viene trascinato in un’indagine pericolosa. Ma il morbo letale non è l’unica minaccia: il suo passato, o meglio quello dello Shen Qingqiu originale, si riaffaccia con tutta la sua forza distruttiva. Sono passati tre anni da quando Shen Qingqiu ha tradito Luo Binghe, e ne restano ancora due prima che il discepolo riemerga dall’Abisso Infinito per reclamare la sua sanguinosa vendetta. Almeno, questo è ciò che dovrebbe accadere. Luo Binghe, però, torna in anticipo, e profondamente cambiato: non è più l’innocente discepolo che Shen Qingqiu ricordava. La sua ossessione per il maestro è palpabile, inquietante, e sembra spingersi verso confini del tutto inediti. Mentre nuovi pericoli incombono e vecchi nemici tornano per regolare i conti, Shen Qingqiu si trova a fronteggiare non solo le insidie che lo circondano ma anche il peso delle sue stesse colpe. La posta in gioco è più alta che mai, e il tempo stringe: fallire significa affrontare un destino persino peggiore della morte. Sopravvivere non è mai stato così difficile.

 

APRILE 2025

La Cina è un’aragosta di Giada Messetti (Mondadori, 228 pagine, euro 18,50)

la cina è un'aragosta_cover«Cinquant’anni fa sarebbe stato impossibile immaginare la Cina di oggi», sostiene Giada Messetti. E questo perché, come afferma un suo amico cinese, «la Cina è un’aragosta». L’immagine è particolarmente azzeccata perché come l’aragosta, che crescendo è costretta ad abbandonare il vecchio carapace e ad aspettare, vulnerabile, che se ne formi uno nuovo, anche la Cina di oggi sta vivendo una fase di muta faticosa e complessa. Dopo aver raccontato nei suoi saggi precedenti (Nella testa del Dragone e La Cina è già qui) l’attualità e le dinamiche culturali del Celeste Impero, in questo nuovo libro Giada Messetti si concentra sulla società cinese. Durante i suoi ultimi viaggi, avvenuti dopo la riapertura delle frontiere, ha incontrato molte persone di diversa provenienza ed estrazione sociale. Ha così potuto appurare sul campo quante cose siano cambiate nella vita quotidiana dei cinesi: dall’atteggiamento dei giovani verso il lavoro e il loro futuro, alla nuova consapevolezza delle donne riguardo la famiglia e il loro ruolo tradizionale, fino alla voglia degli anziani di godersi gli anni della pensione. Ma non solo, statistiche alla mano, ha fotografato l’evoluzione di abitudini e stili di vita e ha potuto constatare quanto sia ormai generale l’attenzione all’ambiente: il cielo sopra Pechino è finalmente azzurro, segno di una vera svolta green. Una testimonianza di prima mano, non ideologica e quindi preziosa, proprio quella che serve per contrastare gli stereotipi ancora troppo diffusi in Occidente.

 

Fondali profondi di Dong Lai (Palingenia, traduzione di Ludovico Pedrazzi, 288 pagine, 30 euro)

fondali profondi_coverNell’universo composito di questi racconti, dove il confine tra realtà e sogno spesso diviene incerto, i protagonisti sono giovani abitati da un disagio penetrante, indefinito, smarriti in una vita come fluttuante in acque torbide e insondabili, in un mondo – quello concreto della Cina di oggi – sospeso tra un passato in dissoluzione e un presente in convulsa metamorfosi. Qui incontreremo un aquilone, costruito con un rotolo di pelle umana trovato nel cassetto di un vecchio magazzino, responsabile di un evento che segnerà per sempre l’esistenza di due bambine legate da un’amicizia simbiotica; una giovane, in viaggio attraverso una Cina primordiale, tra villaggi di montagna cristallizzati nel tempo, che intende «catturare un pezzo di passato» colto casualmente nella vecchia foto di un uomo sconosciuto; un’adolescente, già reduce da un’infanzia intricata, che una gravidanza accidentale e la presenza schiacciante della sorella maggiore hanno reso inerme «come un gatto randagio sul ciglio della strada, che si può raccogliere o abbandonare al proprio destino». E il lettore non potrà che lasciarsi irretire dalla scrittura cangiante di Dong Lai, dove rarefatta poesia e asciutto realismo, modelli classici e letteratura contemporanea si fondono in un amalgama che fa di lei una delle voci più intense e originali della nuova narrativa cinese.

 

Intimità senza contatto di Lin Hsin-Hui (traduzione di Lorenzo Andolfatto, add editore, 184 pagine, 20 euro)

intimità senza contatto_coverCosa accadrebbe se l’intelligenza artificiale ridefinisse l’intimità umana? In un mondo in cui il contatto fisico è proibito e le relazioni sono ottimizzate dalle macchine, quale destino attende l’essere umano? La scrittrice taiwanese Lin Hsin-hui segue la vita di una donna la cui generazione è la prima a sperimentare una “società senza contatto”, governata da un’intelligenza artificiale centralizzata. Alla protagonista viene insegnato a evitare qualsiasi tipo di relazione fisica, considerata una pericolosa fonte di contaminazione emotiva che genera sofferenza, finché decide di partecipare a un programma di ibridazione bio-sintetica. Trasferita in un nuovo corpo perfetto e sincronizzata a una metà artificiale altamente specializzata, si trova però costretta a confrontarsi con la propria identità e a lottare per preservare l’umanità in un sistema che genera solitudine e isolamento. Con una trama disorientante e pervasa da un senso di inquietudine, questo romanzo costringe a confrontarci con i modelli sociali che regolano le nostre vite, rivelando come l’alienazione sia radicata nei contesti più familiari: è un invito a riflettere sui modi in cui ci stiamo progressivamente disconnettendo gli uni dagli altri.

 

La bicicletta rubata di Wu Ming-yi (Einaudi, traduzione di Maria Rita Masci, 368 pagine, 20 euro)

la bicicletta rubata_coverIl padre dello scrittore Ch’eng è scomparso da molti anni senza lasciare traccia. O almeno così sembrerebbe finché un lettore di uno dei libri di Ch’eng non si accorge di un particolare: e la bicicletta del padre, che fine ha fatto? Le sorti della famiglia sono spesso state dettate dalle biciclette, soprattutto quelle rubate, e così Ch’eng si mette a cercare la Hsing-fu del padre. Ne nasce una misteriosa e caleidoscopica caccia al tesoro, nella quale ogni nuovo personaggio possiede un indizio, in un viaggio a ritroso nei meandri del passato. Dai negozi di rigattieri allo zoo di Taipei passando per le giungle birmane, questo singolare romanzo sul tema della memoria, della perdita e dei legami familiari racconta con voce poetica e dolente un secolo di storia taiwanese. Tra le tante parole con cui si indicano le biciclette a Taiwan, la famiglia del narratore preferiva l’espressione locale thih-bé, «cavallo di ferro», e i cavalli di ferro avevano influenzato il suo destino. Il furto di una bicicletta, infatti, aveva spesso scandito nascite e morti. Così, alla scomparsa del padre, al narratore era venuto naturale pensare che, se avessero trovato la bicicletta con cui era sparito, avrebbero trovato anche lui. Ma il suo cavallo di ferro era irrintracciabile. Solo molti anni dopo, pungolato da uno dei suoi lettori, il narratore decide di riprendere quella struggente ricerca, e per prima cosa si rivolge ai collezionisti di biciclette e rigattieri. I loro negozi, stipati di tesori e vecchie cianfrusaglie, scrigni della vita materiale di un tempo, diventano la soglia di un percorso che, attraverso una serie di incontri e seguendo tracce sempre più impalpabili, si addentra nella storia di Taiwan, fino al nocciolo doloroso del dominio giapponese e della Seconda guerra mondiale. Per cercare di chiarire il mistero della sparizione del padre, il narratore dovrà stabilire con ogni persona incontrata nel corso della sua ricerca un patto di fiducia, ascoltarne la storia, ricevere un indizio, lo stesso patto che Wu Ming-yi propone al lettore. Accettandolo ci si immerge in una lettura profondamente commovente e ipnotica, un viaggio intimo e meditativo nella complessità e nella ricchezza di Taiwan.

 

MAGGIO 2025

Come due fiori di loto di Jane Yang (Longanesi, traduzione di Katia Bagnoli, 368 pagine, euro 18,60)

come due fiori di loto_coverCanton, tardo Ottocento. Piccolo Fiore è una bambina di vivace intelligenza e dal formidabile talento nell’arte del ricamo. Ma nella Cina ancora semifeudale di fine Ottocento, le opportunità che le si aprono sono molto limitate. Per questo, fin da quando è piccola, la madre le offre l’unico privilegio possibile alle fanciulle del suo infimo rango, ossia un matrimonio vantaggioso grazie alla tradizionale e dolorosissima pratica della fasciatura dei piedi. Ma queste prospettive di riscatto sono destinate ad annullarsi alla morte improvvisa del padre: per lei ora l’unica strada possibile è quella della schiavitù presso una famiglia di più alto rango. È così che Piccolo Fiore fa ingresso nella casa di Linjing, sua coetanea e padrona. Da quel momento e per gli anni a venire la vita delle due giovani dovrà destreggiarsi tra gli alti e bassi della loro complicata amicizia e le millenarie tradizioni di una Cina sempre più attenta alle nuove tendenze che arrivano dall’Occidente. La storia di due donne molto diverse, delle immani ingiustizie che entrambe subiscono, degli amori e della loro incessante lotta per la libertà diventano in questo romanzo d’esordio la storia di un intero Paese, la cui cultura sempre più ci interroga, ci inquieta e ci affascina.

 

La città del fumo di Can Xue (Utopia edizioni, traduzione di Maria Rita Masci, 176 pagine, 18 euro)

la città del fumo_coverI racconti di questa raccolta, scritti a partire dal 1991, mettono in scena mondi paralleli dalla natura meravigliosa, spesso ineffabile, in cui i personaggi si confrontano costantemente con l’enigma e la sorpresa. In una storia, per esempio, la narratrice parte alla ricerca di un fratello minore del quale non ha più notizie, e che sembra non volersi far trovare, mentre in un’altra l’arrivo di una donna misteriosa altera i desideri degli uomini del posto, sovvertendo le abitudini di sempre. A volte il vero protagonista è il paesaggio, come nel racconto che ha al centro un luogo agognato, ma forse chimerico, in cui fa caldo e c’è alcol da bere, in una città mineraria dove la vena di carbone si è ormai esaurita. Tra individui che si abituano a vivere in una quotidianità avvolta dal fumo dove tutti i contorni sono confusi e un villaggio che viene invaso da pietre che spuntano dal terreno, mentre una vecchia cicala guida il canto estivo dei suoi simili e presto si smembra, per reincarnarsi in una nuova ibrida creatura, i confini tra la vita e la morte si fanno sempre più labili e incerti, e il mistero regna sovrano.

 

GIUGNO 2025

Invito a un banchetto. Sapori e storie della cucina cinese di Fuchsia Dunlop (ADD editore, traduzione Anita Taroni e Stefano Travagli, 480 pagine, 22 euro, disponibile dal 13 giugno)

invito a un banchetto_coverSospesa fra tecnica e magia, conoscenza degli ingredienti e sperimentazione, la cucina cinese ha una storia millenaria e ramificata, che Fuchsia Dunlop ci invita a esplorare come si fa con un continente: a piccole tappe, partendo dai fondamentali. Dal fuoco e dal riso, fino ai più ricercati metodi di cottura e al cerimoniale della tavola. Bocconcini di pollo con peperoncini alla maniera di Chongqing, spaghetti tagliati al coltello, mapo tofu, ravioli ripieni di brodo, ricette vegetariane della tradizione buddhista: ognuno di questi ventotto capitoli illustra un piatto o una tecnica culinaria, oltre a presentarci i professionisti del settore, i cuochi dilettanti, i gourmet, in un racconto che intreccia storia culturale e inguaribile passione per il cibo.

 

PROSSIMAMENTE

Guardian. Volume 1 di Zhen Hun (Mondadori)

Lui che annegò il mondo di Shelley Parker-Chan (Mondadori)