Ci sono vite straordinarie che sono più avvincenti di romanzi. Leggendole è possibile scoprire il Paese da inedite prospettive

Le biografie raccontano molto di un Paese, della sua storia, della sua società e delle sue trasformazioni. Vale anche per la Cina ovviamente.

Ho selezionato una serie di biografie dedicate sia a personaggi di spicco della storia cinese sia a personalità che si sono distinte per i rapporti avuti con la Cina. Attraverso le vicende della loro vita è possibile ripercorrere la storia del Paese da interessanti prospettive che svelano sfaccettature inedite di vicende più o meno note.

 

BIOGRAFIE DI CINESI

Tra le biografie dedicate a nomi che hanno segnato la storia della Cina spicca sicuramente la particolare opera scritta da Jonathan D. Spence dedicata a Kangxi, terzo imperatore della dinastia Qing, sul trono dal 1661 al 1722, intitolata Imperatore della Cina. Autoritratto di K’ang-hsi (traduzione di Silvia Gariglio, 1986).

imperatore della cinaJonathan Spence compone una biografia lasciando parlare direttamente l’Imperatore con le sue stesse parole, componendole in modo che non si avvertano le cuciture. Durante il suo mandato Kangxi dovette affrontare numerose sfide, tra cui il contatto con i Gesuiti, che portavano notizie e prodigi da un mondo del tutto sconosciuto. Curioso e avido di conoscenze, Kangxi soppesò quelle novità, in parte le accettò, in parte le rifiutò. La sorte lo aveva posto al punto d’incontro fra i due più grandiosi ed efficaci sistemi che la storia abbia conosciuto. Verso la fine della sua vita, toccato dalla malattia, promulgò il suo editto di commiato, una confessione cerimoniale, lucida e ferma, venata di una somma tristezza. Devoto della perfezione e della cura incessante del particolare, ebbe la sventura di trovare il proprio maggior nemico in uno dei suoi cinquantasei figli, l’unico nato da un’Imperatrice e perciò allevato come erede Legittimo.

imperatrice-cixi-jung-chang_coverSono dedicati, invece, all’Imperatrice Cixi, una figura complessa e controversa che ha segnato la storia della Cina, i due libri Donna imperiale di Pearl S. Buck e L’imperatrice Cixi. La concubina che accompagnò la Cina nella modernità di Jung Chang, tradotto da Elisabetta Valdré e pubblicato in Italia nel 2015. Il primo è una biografia romanzata, mentre il secondo è una biografia dettagliatamente documentata. Di entrambi trovate nel blog dei post specifici, cliccando su ognuno dei titoli.

mao-la-storia-sconosciuta-jung changEd è sempre opera di Jung Chang, insieme a Jon Halliday la biografia di un altro personaggio che ha segnato profondamente la storia cinese: Mao Zedong. Si intitola Mao. La storia sconosciuta (Longanesi, 2006) ed è un saggio frutto di dieci anni di ricerche, esaustivo e ricco di rivelazioni che dipingono un ritratto di Mao Zedong inedito, basato su documentazioni d’archivio e testimonianze dirette, raccolte dagli autori direttamente da persone vicine al leader cinese, che svelano per la prima volta aspetti sconosciuti e retroscena relativi al Mao politico e a quello privato. Il libro non fa sconti e condanna senza appello la sua azione politica, i complotti e i ricatti di cui fu protagonista, imputandogli la morte di 38 milioni di persone nella più grande carestia della storia e oltre 70 milioni di persone nel periodo in cui fu alla guida della Cina.

 

BIOGRAFIE DI STRANIERI

Interessanti per approfondire la conoscenza della Cina anche alcune biografie di personalità straniere che hanno intrattenuto stretti rapporti con il Paese di Mezzo in epoche differenti. A partire da tre italiani d’eccezione: Marco Polo, Matteo Ricci e Giuseppe Castiglione.

marco polo storia del mercante che capì la cina_coverSu Marco Polo esistono innumerevoli pubblicazioni. Mi limito a citarne due dedicate agli adulti e due adatte ai lettori più piccoli. Il primo libro è Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina di Vito Bianchi (Laterza, 2009), in cui l’autore ripercorre la storia del mercante veneziano che visse in un delicato momento di passaggio per i destini dell’Oriente e dell’Occidente, mettendo in luce l’abilità con cui riuscì a diventare l’eroe in un mondo di trasformazione.

marco polo_bellonciIl secondo titolo è Marco Polo di Maria Bellonci (Rizzoli, 2004), che ricostruisce l’avventura di Marco Polo e del suo viaggio nell’impero del Gran Khan. Città affollate, ricchezze inimmaginabili, un’organizzazione statale per quei tempi perfetta, sette esoteriche e sette di criminali, fontane di fuoco, una civiltà guerriera e nello stesso tempo colta, lo stupore di un mercante che il favore della storia e la sua determinazione portano al centro di un mondo fantastico.

marco polo e l'incredibile milioneUn mondo in grado di appassionare anche i lettori più giovani, per questo ci tengo a segnalare due libri adatti a loro. Il primo è Marco Polo e l’incredibile Milione di Luca Novelli (Editoriale Scienza, 2021), una breve biografia che condensa in poco più di cento pagine la straordinaria vita del mercante di Venezia, le sue avventure e le meraviglie che ha visto durante il suo viaggio a Oriente e i suoi anni al servizio dell’imperatore Kublai Khan. Il tutto utilizzando un linguaggio semplice e uno stile divertente e accattivante.

Il secondo è un albo illustrato, Marco Polo. Il viaggio delle meraviglie, scritto da Pino Pace e illustrato da Michelangelo Rossato (Arka edizioni, 2018), che attraverso parole e immagini ripercorre la storia e le avventure di Marco Polo.

matteo ricci_michela fontana_coverAltro italiano che si è distinto in Cina è Matteo Ricci. Anche a lui sono dedicati tantissimo libri. La sua vita è ben raccontata nel libro di Michela Fontana intitolato Matteo Ricci. Un gesuita alla corte dei Ming (Mondadori, 2008), in cui la giornalista racconta la sua permanenza in Cina dall’arrivo del gesuita a Macao nel 1582 fino al suo trasferimento a Pechino, dopo aver soggiornato in varie città. A Pechino visse dal 1601 al 1610 alla corte dell’imperatore Wanli della dinastia Ming. Fu Ricci a scoprire che la Cina coincideva con il Catai descritto da Marco Polo e a farne conoscere per primo, attraverso le sue lettere e i suoi scritti, la cultura e le tradizioni.

palazzo_memoria_matteo_ricciHa un taglio diverso, invece, Il palazzo della memoria di Matteo Ricci di Jonathan D. Spence (Adelphi, traduzione di Flavia Pesetti, 2010). Al fine di entrare con sottile precisione in un sistema psichico totalmente alieno, Matteo Ricci utilizzò anche un’arte antica e segreta dell’Occidente, la mnemotecnica, elaborando un Palazzo della memoria che doveva fissare indelebilmente alcuni punti essenziali della dottrina cristiana. E intorno alle immagini di quel Palazzo Jonathan Spence ha costruito un libro che ci invita a intraprendere un viaggio in compagnia di Matteo Ricci: dall’infanzia a Macerata alla logorante e malsicura esistenza nelle missioni asiatiche tra Cinquecento e Seicento; dalle terrifiche traversate degli oceani agli ardui tentativi di evangelizzazione dell’India; dall’illuminante impatto con la spiritualità orientale ai lunghi anni in Cina.

giuseppe castiglione_luni_coverSeguì le orme di Matteo Ricci un altro gesuita che arrivò in Cina nel 1714: Giuseppe Castiglione. Ne racconta la lunga permanenza in Cina il volume Giuseppe Castiglione. Un artista milanese nel celeste impero a cura di Isabella Doniselli Eramo (Luni Editrice). Castiglione visse in Cina più di cinquant’anni, servendo tre imperatori della dinastia Qing: Kangxi (1662-1722), Yongzheng (1723-1735) e Qianlong (1735-1796). Portò con sé tutta la sua maestria e tutte le sue conoscenze tecniche sull’uso dei colori a olio e degli smalti, sui principi della prospettiva geometrica, sull’uso del chiaroscuro e delle luci, e fece propri i linguaggi pittorici cinesi, così lontani e così diversi da tutto ciò che aveva appreso in gioventù a Milano.

A lui è dedicato anche l’albo illustrato Giuseppe Castiglione. Un pittore italiano nella Città Proibita di Wang Huiqin, pubblicato dal Centro Studi Martino Martini, in versione bilingue, italiano e cinese.

uomo_amava_cinaÈ, invece, Joseph Needham il protagonista di L’uomo che amava la Cina di Simone Winchester (traduzione Adriana Bottini, Adelphi, 2010), che racconta la vita di questo brillante biochimico a Cambridge, marito esemplare di una biochimica inglese, Dorothy, e amante entusiasta di una biochimica cinese, Lu Guizhen – ciascuna la migliore amica dell’altra. Una vita, quella di Needham, interamente sotto il segno dell’azione e del tumulto, che conosce il suo apice, ma non il suo epilogo, negli anni trascorsi in Cina, con complessi incarichi diplomatici, fra il 1943 e il 1946. Una vita nelle cui pause Needham trovò il modo e l’energia di curare diciotto volumi di un’opera capitale ancora oggi in corso di realizzazione, Scienza e civiltà in Cina, straordinaria enciclopedia di una civiltà millenaria e al tempo stesso appassionante inchiesta sul cosiddetto «problema di Needham»: perché, se la Cina ha inventato quasi tutto (dalla polvere da sparo alla stampa), la scienza moderna si è sviluppata altrove, sulle sponde del Mediterraneo e dell’Atlantico?

Infine, la biografia di una donna che nel corso della sua vita ha avuto a che fare con personaggi del calibro di Mao Zedong, Chiang Kai-shek e Zhu De, ma anche di intellettuali come Lu Xun, Mao Dun e Ding Ling. Si tratta di Agnes Smedley la cui vita, che non ha nulla da invidiare a quella dell’eroina di un romanzo è raccontata in L’ultimo ballo nella Città Proibita di Bamboo Hirst. Agnes Smedley, giornalista e intellettuale, visse in Cina dal 1929 al 1950 e fin dal suo arrivo rimane sconvolta dalla miseria della popolazione rurale e dalla condizione femminile, di cui parlerà nei suoi reportage. Apertamente schierata a favore dei comunisti, nel 1937 raggiunse Yenan, la base comunista, dove entrò in stretto contatto con Mao Zedong, Zhu De e Zhou Enlai. Leggere la sua biografia consente di addentrarsi in profondità nella storia della Cina del Novecento e dei suoi rapporti internazionali.