Scrittore, drammaturgo e accademico cinese, Lao She ha segnato la scena letteraria della prima metà del secolo scorso

Lao She è uno scrittore cinese, autore di opere teatrali, racconti e romanzi, rimasto vittima delle persecuzioni perpetrate nei confronti degli intellettuali durante la Rivoluzione Culturale.

 

BIOGRAFIA

Lao She nacque a Pechino il 3 febbraio 1899. Suo padre fu ucciso l’anno successivo e sua madre lavorò come lavandaia per mantenerlo agli studi.

Dopo il diploma all’Istituto per l’Educazione di Pechino, iniziò a insegnare prima in Cina e poi all’estero. Dal 1918 al 1924 insegnò in diverse scuole nella capitale e a Tianjin, periodo in cui fu molto vicino al Movimento del 4 maggio 1919, poi dal 1924 al 1929 all’Università di Londra, presso la Scuola di Studi Orientali, come lettore di cinese.

Durante la sua permanenza a Londra, approfondì la conoscenza della letteratura inglese e iniziò a scrivere i suoi primi romanzi. Risalgono, infatti, agli anni londinesi La filosofia di Zhang (1926), Zhao Ziye (1927) e I due Ma (1929).

Nell’estate del 1929 si trasferì a Singapore, dove insegnò presso la Scuola Secondaria Cinese.

Rientrato in Cina nel 1930, proseguì la sua attività di insegnante in diverse università, ma cominciò a dedicarsi prevalentemente alla scrittura, pubblicando numerosi racconti e i romanzi Città di gatti (1933) e Divorzio (1933).

Dopo lo scoppio della guerra con il Giappone (1937-1945), impegnato nella propaganda anti-giapponese, fu a capo della Lega anti-giapponese degli scrittori e scrisse prevalentemente opere teatrali.

Dal 1946 al 1949 visse negli Stati Uniti e, tornato in Cina, si dedicò alla scrittura di commedie.

Le sue sorti cambiarono radicalmente allo scoppio della Rivoluzione Culturale, quando finì nel mirino delle Guardie Rosse. Il 23 agosto 1966, mentre si trovava presso la Federazione delle Lettere e delle Arti di Pechino, fu prelevato insieme ad altri venti artisti e scrittori, picchiato e torturato. Un’umiliazione che non riuscì a sopportare e che lo spinse, il giorno successivo, a togliersi la vita gettandosi nel lago Taiping, a Pechino.

Passerà oltre un decennio prima che il suo nome sia completamente riabilitato.

 

I TITOLI DISPONIBILI IN ITALIANO

Sono numerosi i titoli di Lao She tradotti e pubblicati in Italia, anche se purtroppo molti sono attualmente fuori catalogo.

Tra i fuori catalogo, pubblicati dagli anni Sessanta agli anni Ottanta e attualmente reperibili usati, ci sono Eterno è il cammino del fiume (traduzione dall’inglese di Andrea Damiano, Aldo Martello Editore, 1959), Falce di luna e altri racconti (traduzione di Renata Pisu, Editori Riuniti, 1961), Sacrificarsi (traduzione di Renata Pisu, Bompiani, 1977).

Più facilmente reperibili, invece, volumi di pubblicazione più recente. Mondadori, nella collana Oscar Moderni, ha proposto tre titoli di Lao She: Il ragazzo del risciò, tradotto da Alessandra Lavagnino, e I due Ma, padre e figlio, tradotto da Monica Morzenti e Maria Gottardo, e Città di gatti, tradotto da Edoarda Masi.

il ragazzo del risciò copertinaIl ragazzo del risciò è ambientato nella Pechino dei primi anni Trenta, con l’invasione giapponese che incombe. Protagonista è Xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di risciò.

La parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della città imperiale non sembrano incidere più di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome Cammello. Ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, Xiangzi rincorre la fortuna. Ma la sorte non gli sarà amica: la volontà di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurrà all’ineluttabile sconfitta.

i due ma, padre e figlio_coverI due Ma, padre e figlio, invece, scritto da Lao She alla fine del suo soggiorno a Londra, è ambientato proprio nella capitale britannica.

Protagonisti sono il signor Ma Zeren e suo figlio Ma Wei, che ereditano da un parente un negozio di antiquariato a Londra. Lasciata Pechino e la Cina, che negli anni Venti del Novecento è un Paese debole e diviso, i due Ma devono imparare a districarsi tra la variopinta folla di una città che li attrae e li respinge allo stesso tempo e soprattutto tra mille incomprensibili convenzioni sociali. A guidarli alla scoperta di abitudini e codici di comportamento nuovi sono il reverendo Evans, già missionario in Cina, e le signore Wendell, madre e figlia, presso cui i Ma alloggiano e di cui fatalmente si innamorano.

Dopo essere stato per anni fuori catalogo, nel 2024 Mondadori ha pubblicato anche una nuova edizione di Città di gatti.

città di gatti_coverScritto tra il 1932 e il 1933, Città di gatti è il primo romanzo di fantascienza della letteratura cinese e uno dei primi racconti distopici, che adombra una feroce satira politica: del regime instaurato dal Partito nazionalista cinese di Chiang Kai-shek, oltre che della Russia sovietica e di un intero mondo in crisi.

Un pilota cinese, durante una manovra d’emergenza, approda su Marte, e scopre che il pianeta è abitato da uomini gatto. Accolto da uno di loro, chiamato Grande Scorpione, impara a parlarne la lingua e ne scopre via via usi e cultura, apprezzando gli effetti stupefacenti delle foglie di loto di cui si nutrono. Man mano che si addentra nella conoscenza della loro società, tuttavia, si accorge che quella a cui assiste è la fase finale di una civiltà in declino, ormai irrimediabilmente corrotta, soggiogata dagli stranieri, priva di valori morali.

diamoci un tono_coverPer chi, invece, volesse approcciarsi alla lettura di Lao She in lingua originale, Hoepli ha pubblicato nel 2013 Diamoci un tono, a cura di Lara Colangelo, un volumetto che contiene tre storie: Il signore con i pantaloni da cavallerizzo, Al telefono e Vicini di casa.

Redatte in un linguaggio relativamente semplice e accessibile, sono adatte a un pubblico con una conoscenza ancora limitata della lingua cinese (circa 300 ore di studio). Il volume si apre con alcune pagine dedicate alla presentazione dello scrittore, seguono i testi in lingua originale, ciascuno preceduto da un riassunto e accompagnato da note di carattere grammaticale, lessicale e culturale. I testi sono inoltre corredati da un glossario che consente di accostarsi ai racconti senza ricorrere all’uso del dizionario.

copertina wang xiaoAnche l’albo illustrato Wang Xiao e la barchetta incantata, illustrato da Chen Yongzhen, tradotto da Giulia Carbone e pubblicato da Cina in Italia in versione bilingue, corredato da audio, può essere adatto a chi studia cinese e vuole approcciarsi alla lettura di testi in lingua originale.

Protagonista di questa storia è un bambino dal cuore d’oro di nome Wang Xiao che, dopo aver salvato un anziano caduto nel fiume, riceve come ricompensa una barchetta di carta capace di trasformarsi in un vero battello. Inizieranno così per lui una serie di imprevedibili avventure.

pechino_ultimi sguardi sulla città antica_coverInfine, vi  voglio segnalare un libro molto particolare Pechino. Ultimi sguardi dalla città antica. Si tratta di un volume illustrato da Charles Chauderlot, tradotto da F. Montanari e pubblicato da FBE nel 2007.

Arrivato in Cina nel 1997, Charles Chauderlot, appassionato d’arte e cultura e testimone dei cambiamenti del tessuto urbano della capitale cinese, ne tiene traccia attraverso i suoi disegni in cui ritrae antichi quartieri e costruzioni tradizionali prima che vengano demolite, avendo cura di conservare le tracce della bellezza della vecchia Pechino. Attraverso una tecnica mista, metà occidentale e metà cinese, in quattro grandi capitoli tematici raccoglie le sue opere più belle, realizzate nelle strade e nei templi di Pechino e fedeli all’intensa atmosfera della città. Ad accompagnare le sue illustrazioni, una scelta di estratti dei romanzi di Lao She, autore di meravigliose descrizioni di Pechino e dei suoi abitanti.