Chun Shu racconta senza filtri i suoi turbamenti, le sue insofferenze, le sue prime esperienze sentimentali e sessuali, la sua passione per la musica

Sarà perché è stato censurato dalle autorità cinesi, o per l’interesse che ha suscitato sul web, ma quando è uscito nel 2002 Ragazza di Pechino, portato in Italia da Guanda con la traduzione di Mirella Fratamico, ha destato grande interesse nel pubblico. A oltre vent’anni dalla sua pubblicazione, quando ormai è fuori catalogo da tempo, l’ho finalmente letto, ma purtroppo è stata una delusione.

ragazza_di_pechinoRagazza di Pechino è l’esordio letterario di Chun Shu, che racconta senza filtri i suoi turbamenti, le sue insofferenze, le sue prime esperienze sentimentali e sessuali, la sua passione per la poesia e per la musica. Desiderosa di essere libera e indipendente, abbandona la scuola a quindici anni, quando già collabora con delle riviste musicali.

Costantemente insoddisfatta e insofferente, Chun Shu non riesce a trovare il suo posto in una società in rapido cambiamento e sfoga la sua frustrazione in questa sorta di diario, che diventerà il suo primo libro.

Ma forse proprio il gran parlare che si è fatto di Ragazza di Pechino ha creato un’aspettativa che il libro non riesce a soddisfare, né nel contenuto né nella forma.

Le riflessioni e i pensieri dell’autrice risultano molto ripetitivi, i numerosi personaggi che le gravitano intorno non sono niente più che comparse senza spessore, i fatti raccontati si ripetono sempre uguali a se stessi, tra innamoramenti repentini e successive delusioni, conflitti familiari e scolastici, rapporti di amicizia superficiali e passeggeri.

Nonostante gli spunti da approfondire non manchino, Chun Shu non riesce a portare il libro a un livello superiore e Ragazza di Pechino sembra il diario di una qualsiasi adolescente, senza alcun guizzo letterario, molto monotono, a tratti noioso.

Cerco sempre di trovare qualcosa di buono in ogni libro che leggo, ma questa volta non riesco proprio a farlo. Forse il successo internazionale raggiunto ai tempi della sua pubblicazione può essere motivato esclusivamente con il fatto che nello stesso periodo la Cina, in pieno sviluppo economico, stava acquisendo sempre maggiore spazio sulla scena internazionale e il diario di una ragazza cinese ribelle e anticonformista rispondeva alla curiosità suscitata da un Paese e da una società di cui poco si sapeva e quel poco molto spesso risultava sbagliato.

 

Sommario
Data
Titolo
Ragazza di Pechino di Chun Shu
Valutazione
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