Giunti ripropone il Libro dei Mutamenti in una nuova edizione finemente rilegata con una traduzione rivista e aggiornata

Dell’I Ching, uno dei Cinque Classici del Confucianesimo, noto in italiano come il Libro dei Mutamenti o Classico dei Mutamenti, esistono numerose edizioni.

Nel 2022 Giunti ne ha pubblicata una davvero particolare, a cura di Daniele Ferrero. Non solo è esteticamente meravigliosa, ma propone anche una nuova traduzione del più antico oracolo della civiltà cinese, tenendo conto degli studi più recenti e introducendola con una dettagliata spiegazione che aiuta a comprendere sia il significato dei sessantaquattro esagrammi di cui si compone il testo sia il metodo con cui consultarli.

L’I Ching è composto di sessantaquattro capitoli, ognuno dedicato appunto a uno dei sessantaquattro esagrammi, costituiti da sei linee, che possono essere continue oppure spezzate. Le linee continue rappresentano il principio yang, mentre quelle interrotte il principio yin. Ogni esagramma è poi accompagnato da una spiegazione complessiva dell’esagramma e da una spiegazione delle singole linee che lo compongono.

Fin dall’antichità l’I Ching è stato utilizzato a scopi divinatori, applicando diverse metodologie, dal lancio di tre monete uguali, a cui vengono associati lo yin e lo yang, ai bastoncini di achillea.

i ching_giunti_coverDopo aver ripercorso brevemente la storia dell’I Ching, Daniele Ferrero si sofferma sulle diverse traduzioni in lingue occidentali che si sono succedute nel corso degli anni, spiegando come e perché si è arrivati alla versione pubblicata in questo volume.

Poi passa in rassegna i principi dell’I Ching, fornendo così al lettore gli strumenti per comprendere meglio il testo. Parte dallo yin e dallo yang, che combinandosi danno origine a quattro bigrammi, a cui si aggiunge una terza linea per formare gli otto trigrammi e arrivare poi alla sequenza del cielo anteriore. 

Quindi, prosegue con la classificazione dei trigrammi e la spiegazione della sequenza del cielo posteriore.

Infine, arriva ai sessantaquattro esagrammi, formati dalla sovrapposizione di due trigrammi, e alla spiegazione del significato delle linee che li compongono.

A questo punto il volume entra nel merito, introducendo il lettore al metodo di consultazione dell’oracolo. Innanzitutto chiarisce che l’I Ching deve essere consultato esclusivamente per questioni importanti, mettendosi in una situazione di calma mentale. Dei due metodi classici che possono essere seguiti per la consultazione, Ferrero si sofferma su quello più utilizzato, cioè il metodo delle tre monete, illustrando nel dettaglio come si arriva a generare l’esagramma.

Fatto questo, è il momento di passare all’interpretazione. Dopo aver spiegato come orientarsi, vengono elencati i sessantaquattro esagrammi, uno per ogni pagina.

Si tratta di un sistema complesso, ma estremamente affascinante, che richiede tempo e pazienza per essere compreso fino in fondo. Ma è un viaggio nella cultura cinese antica che sicuramente vale la pena percorrere.

 

Sommario
Data
Titolo
I Ching
Valutazione
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