Insignito nel 2016 del Premio Hans Christian Andersen, è uno degli autori più popolari nella narrativa per ragazzi

Il grande pubblico italiano ha imparato a conoscere Cao Wenxuan dopo che nel 2016 ha ottenuto il premio Hans Christian Andersen, unico autore cinese ad essere stato insignito del maggiore riconoscimento internazionale per la letteratura per l’infanzia.

 

BIOGRAFIA

Cao Wenxuan è nato nel 1954 a Yancheng, nella provincia cinese del Jiangsu.

Al suo attivo ha oltre cinquanta romanzi e racconti per ragazzi, grazie ai quali ha vinto moltissimi premi e riconoscimenti.

Molti dei suoi libri in Cina sono considerati dei classici e hanno da tempo valicato i confini cinesi con traduzioni in francese, inglese, russo, giapponese, coreano e italiano. 

Oltre a scrivere libri per ragazzi, Cao Wenxuan insegna letteratura cinese all’Università di Pechino.

 

LIBRI TRADOTTI IN ITALIANO

Sono due i titoli scritti da Cao Wenxuan e arrivati sugli scaffali delle librerie italiane: Girasole (2015) e La scuola dal tetto di paglia (2018), entrambi editi da Giunti e tradotti da Paolo Magagnin. Adatti a lettori dai dieci anni in su, ma apprezzabili anche dagli adulti, offrono uno spaccato della Cina rurale degli anni Sessanta, in cui l’autore è cresciuto. Nei suoi libri si parla di povertà, di difficoltà e disagi, di amicizia e di amore, di vita e di morte. Protagonisti sono i bambini, attraverso i cui occhi viene descritta la Cina di mezzo secolo fa.

girasole_coverProtagonista di Girasole è una bimba di sette anni, che dopo essere rimasta orfana viene accolta, nonostante le difficoltà economiche, dalla famiglia di Bronzo, un bambino muto, con cui stabilirà un rapporto speciale. Bonzo vive isolato e discriminato dagli altri con la sola compagnia di un bufalo, importante sostentamento per tutta la famiglia. La famiglia ha risparmiato per anni per portarlo mandare a scuola ma, al momento di decidere, sceglie di mandare al suo posto Girasole, perché decisamente più dotata: le risorse a disposizione bastano per uno solo. Tutti insieme affronteranno una serie di calamità, la perdita del tetto, un incendio che manda in fumo tutta la paglia raccolta per ricostruirlo, i sacrifici necessari per mantenere Girasole a scuola e, non ultimo, quello di lasciarla partire per la città dove le viene offerta la possibilità di fare studi migliori. Una storia che indaga con poesia le dinamiche di una piccola comunità: gelosie, emarginazione, ma anche mutuo soccorso e grandi gesti di generosità, che appartengono al mondo rurale poverissimo della Cina di qualche decennio fa.

la_scuola_dal_tetto_di_pagliaLa scuola dal tetto di paglia, invece, ha per protagonista Sang Sang, figlio del direttore della scuola di un villaggio nell’ansa di un grande fiume. È un monello scatenato, ma attentissimo a tutto ciò che succede dentro e fuori la scuola, e attorno a lui ruotano le vite dei protagonisti dei diversi capitoli: il compagno pelato deriso da tutti; la ragazzina orfana di madre che arriva nella scuola da un altro villaggio per sfuggire al bullismo; la studentessa brillante e promettente attrice il cui amore per un insegnante sognatore è ostacolato dal padre; il ragazzino invidiato e ammirato per le sue doti e i suoi privilegi; il bimbo proveniente da una lontana provincia che stenta a integrarsi nella famiglia adottiva e con i nuovi compagni; l’anziana vedova che non si rassegna al fatto che il proprio terreno sia stato espropriato per costruire la scuola… Una serie di affreschi della vita quotidiana nella Cina degli anni Sessanta, un mondo lontano, ma pervaso di emozioni eterne.

A questi due romanzi che raccontano con delicatezza una Cina che ormai non esiste più, svelando parte della sua storia e delle sue tradizioni, nel 2023 si è aggiunto un albo illustrato da Alessandro Sanna e pubblicato da Lapis, intitolato Come vorrei…

come vorrei_coverUna storia circolare che inizia con un riccio che vuole raggiungere un campo di meloni sul lato opposto della strada. Se fosse veloce come la bicicletta che lo ha appena superato, potrebbe farlo agilmente senza rischiare troppo! Così il suo desiderio fila via dietro alle ruote. Poco dopo il giovane ciclista smonta dalla sella per giocare con gli amici. La bicicletta, abbandonata in un angolo, vorrebbe tanto arrampicarsi sugli alberi e divertirsi a cantare, se solo fosse un bambino. Il bambino vorrebbe essere un cavallo per galoppare a perdifiato nelle praterie. Il cavallo vorrebbe essere un uccello per non essere schiavo dell’uomo. L’uccello vorrebbe essere un aquilone e l’aquilone vorrebbe essere una nuvola per non rischiare di rompersi cadendo al suolo… fino a raggiungere il campo di meloni, che vorrebbero tanto essere quel riccio da cui il racconto ha preso inizio.