Lucia Cannone racconta, in italiano e in inglese, il mondo artistico di Ai Weiwei, con un linguaggio comprensibile ai bambini per stimolarne la curiosità

Ai Weiwei è sicuramente uno degli artisti cinesi più noti a livello internazionale e anche il più controverso. Artista poliedrico, politicamente impegnato, si distingue per il suo piglio provocatorio, spesso in aperto contrasto con le scelte del governo cinese.

Nato a Pechino nel 1957, è costretto a vivere lontano dalla capitale per oltre un decennio, in seguito alla denuncia subita dal padre, il poeta Ai Qi, finito in un campo di rieducazione militare nel deserto del Gobi. Una volta rientrato a Pechino, si diploma all’Accademia del Cinema, comincia a dedicarsi alla pittura, impegnandosi nel collettivo artistico Stars. All’inizio degli anni Ottanta si trasferisce negli Stati Uniti, dove si specializza in diversi istituti e inizia le sue sperimentazioni artistiche, che prosegue anche dopo il ritorno in Cina nel 1993. Partecipa alla fondazione del distretto artistico Beijing East Village, fonda il suo studio a Chaochangdi, collabora con architetti internazionali, vincendo il progetto per lo Stadio nazionale di Pechino, il famoso Nido d’Uccello.

La sua attività artistica non si limita a un’unica forma espressiva, ma spazia tra architettura e installazioni, arti visive e performance, film, musica e scrittura. Nel 2005 comincia a tenere un blog, attraverso il quale dà voce alle sue denunce sociali, criticando apertamente il governo cinese.

Questi suoi contrasti con le autorità non solo portano alla chiusura del suo spazio web nel 2009, ma anche alla sua reclusione. Nel 2011, infatti, viene arrestato con l’accusa di evasione fiscale. Dopo quasi tre mesi, durante i quali si innesca una mobilitazione a livello mondiale, viene rilasciato, ma con il divieto di lasciare la Cina. Il passaporto gli viene restituito nel 2015, anno in cui raggiunge sua moglie e suo figlio in Germania.

ai weiwei_cento milioni di semiNon è semplice tracciare in poche righe un ritratto esaustivo di Ai Weiwei, ma in Ai Weiwei. Cento milioni di semi di girasole in porcellana (Edizioni Il Ciliegio, 2020), Lucia Cannone si cimenta in questo arduo compito, raccontando una figura così complessa ai bambini.

Il volume fa parte della collana bilingue stART, i cui testi sono pubblicati in italiano e in inglese, e documenta l’arte e l’opera di Ai Weiwei con un linguaggio comprensibile ai più piccoli, con l’obiettivo di stimolare la loro curiosità.

Dopo aver presentato l’artista e il contesto in cui si inserisce la sua opera, dedicando alcuni paragrafi a Cina, globalizzazione e capitalismo, Lucia Cannone si sofferma sulle opere più famose di Ai Weiwei, descrivendole in maniera sintetica, spiegandone il senso e il messaggio e affiancando queste brevi spiegazioni con delle illustrazioni che spingono i bambini a immaginare ciò che l’autrice sta loro raccontando.

Viene presa in considerazione tutta la produzione artistica di Ai Weiwei. Il volume, infatti, si sofferma su performance, installazioni, opere architettoniche, documentari e musica. Un percorso a trecentossessanta gradi che si conclude con le risposte a due domande fondamentali per comprendere l’arte di Ai Weiwei: Perché le opere di Ai Weiwei sono uniche? Qual è il messaggio di Ai Weiwei?

Lucia Cannone risponde così:

«Le opere di Ai Weiwei sono uniche perché danno voce a gruppi di persone che diversamente non verrebbero ascoltate».

E attraverso l’unicità delle opere di Ai Weiwei lancia un messaggio ai lettori:

«Le sue opere profumano di desiderio di libertà e di rispetto per i diritti umani. La libertà è un dono prezioso e non è un privilegio di tutti i popoli. Quando la possediamo è dunque importante utilizzarla per difendere i diritti di chi non la possiede».

storie per bambini che hanno il coraggio di essere unici_coverNon è il primo libro per bambini e ragazzi che si occupa di Ai Weiwei. In Storie per bambini che hanno il coraggio di essere unici, pubblicato da Salani un paio di anni fa, tra le cento storie di uomini che hanno dato il loro contributo per migliorare il mondo, raccolte da Ben Brooks, c’era anche quella dell’artista cinese.

Si tratta di due volumi profondamente diversi, ma accomunati da uno stesso obiettivo: portare all’attenzione dei bambini persone la cui vita è caratterizzata da profonde passioni e forte impegno per realizzare qualcosa di grande, che abbia ripercussioni positive anche sulla vita degli altri.

 

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Ai Weiwei. Cento milioni di semi di girasole in porcellana
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