Biografia e opere della scrittrice e pittrice cinese naturalizzata francese e pluripremiata per i suoi romanzi

Shan Sa è una scrittrice e pittrice cinese naturalizzata francese. Nata a Pechino nel 1972, vive in Francia da quando, nel 1990, si è trasferita a Parigi.

 

BIOGRAFIA

Shan Sa è lo pseudonimo di Yan Ni, scelto ispirandosi a un poema di Bai Juyi, poeta cinese di epoca Tang (618-907).

Nata a Pechino in una famiglia di accademici, comincia a dedicarsi alla scrittura fin da bambina. A soli otto anni, infatti, vince un concorso nazionale di poesia riservato ai minori di dodici anni e comincia a pubblicare i primi racconti su varie riviste cinesi. Ed è solo l’inizio. Tre anni dopo pubblica la sua prima raccolta poetica e a quindici anni entra nell’Associazione degli scrittori di Pechino, diventandone l’esponente più giovane.

Dopo i fatti e la repressione di piazza Tian’anmen, nel 1990 lascia la Cina e si trasferisce in Francia, a Parigi, con il padre che ottiene un incarico all’Università della Sorbona.

Dopo essersi laureata in filosofia nel 1994, inizia a lavorare come segretaria del pittore Balthus e si dedica alla scrittura di romanzi e poesie in francese.

Nel 1997 esce il suo primo romanzo La porta della pace celeste, che si aggiudica il Premio Goncourt per la migliore opera prima e ottiene un ottimo riscontro di critica e pubblico.

Due anni dopo, pubblica il suo secondo romanzo Le quatre vies du saule, premiato con il Premio Cazes, seguito nel 2001 dal terzo romanzo La giocatrice di go, insignito del Premio Goncourt des Lycéens, assegnato in base alle votazioni di studenti della scuola secondaria. La giocatrice di go è stato tradotto in oltre trenta lingue, diventando il suo primo romanzo ad essere pubblicato all’estero e aprendo così la strada alla pubblicazione di altre sue opere al di fuori dei confini francesi.

Sarà così, infatti, anche per Imperatrice, pubblicato in Francia nel 2003.

Nel 2009 Shan Sa è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere e, due anni dopo , di quella di Cavaliere dell’Ordine nazionale di Merito.

Oltre che alla scrittura, Shan Sa si dedica alla pittura, a cui è stata iniziata fin da bambina dalla nonna, che le ha trasmesso anche l’arte della calligrafia. Le sue opere sono state esposte a Parigi, New York e Shanghai.

LIBRI PUBBLICATI IN ITALIA

I libri di Shan Sa tradotti e pubblicati in Italia sono quattro, al momento tutti fuori catalogo, ma comunque reperibili.

la porta della pace celeste_coverIl suo primo romanzo La porta della pace celeste (Neri Pozza, 1999) è ambientato nel 1989. Protagonisti sono Ayamei, la ribelle, e Zhao, il soldato. La notte di piazza Tian’nanmen, i due intrecciano i loro destini, così apparentemente opposti nel sogno della rivolta e nell’ottusa obbedienza all’ordine costituito. Ayamei, leader del movimento studentesco, sta fuggendo dalla piazza poco prima del massacro degli studenti e vaga per le strade buie di Pechino. Zhao, giovane ufficiale di una guarnigione lontana, spedito nella capitale a sedare la rivolta, è appena riuscito a sottrarsi al linciaggio di una folla inferocita. Dopo pagine in cui la cruda descrizione dell’orrore non lascia spazio ai richiami del cuore, Shan Sa conduce il lettore in un universo di pura poesia, dove la pace subentra alla guerra e la bellezza della natura alle strade buie della città insanguinata. Descrivendo la fuga di Ayamei tra le montagne cinesi e l’inseguimento di Zhao, La porta della pace celeste narra della fuga verso la libertà.

giocatrice_di_go_coverLa giocatrice di go (Bompiani, 2004) è ambientato a metà degli anni Trenta del Novecento, durante la guerra tra Cina e Giappone. Una ragazza sedicenne cinese, appassionata del gioco del go, incontra un ufficiale giapponese in incognito. Tra i due comincia una relazione che si sviluppa e si consuma solo attraverso le mosse del gioco, praticato sulla piazza di un paese, ma si nutre poco a poco di reciproche confessioni, fino a diventare amore. Ma la guerra avanza e la ragazza viene strappata ai suoi giochi per fronteggiare un destino che avrà il suo compimento nell’ultimo fatale incontro con l’ufficiale giapponese.

imperatrice_shan sa_coverÈ ispirato alla storia dell’imperatrice Wu Zetian, invece, il romanzo Imperatrice (Bompiani, 2004). Alla corte imperiale della Cina del VII secolo, orfana di un mandarino, Luce riceve una raffinata educazione alla poesia, alla pittura e all’erotismo in una scuola per concubine. Tale è la sua abilità che riesce a diventare prima amante e poi moglie del giovane imperatore. Quando questi muore, Luce diventa la prima donna a sedere sul trono della Cina, che vivrà con lei un periodo di grande splendore culturale, ma al tempo stesso di turbolente tensioni sociali e intrighi di corte. Quando poi si innamora di un giovane di umili natali, le invidiose cortigiane orchestrano uno scandalo che condurrà il giovane amante alla disperazione e alla morte, mentre Luce sarà destituita dei suoi poteri.

specchio del calligrafo_coverLo specchio del calligrafo (Stampa Alternativa, 2009) affonda le sue radici nell’infanzia di Shan Sa, che fu fu iniziata fin dalla più tenera infanzia all’arte degli ideogrammi. Un apprendimento che non avvenne senza dolore. La bambina rifiutò di lasciarsi rinchiudere nelle regole fisse di una tecnica millenaria. Sognò la libertà. La poesia e la pittura le aprirono la porta invisibile dell’immaginario. Unendo per la prima volta i tre aspetti della sua creatività, letteratura, pittura e calligrafia, Shan Sa rivela in quest’opera tutte le sfumature del suo talento. Immagini d’infanzia, impressioni di viaggio, passioni amorose si trasformano in parole e disegni a inchiostro, che oscillano tra il classicismo cinese e la modernità occidentale.