Con il suo romanzo d’esordio Quanto oro c’è in queste colline conquista un posto nella cinquina dei finalisti della dodicesima edizione
C’è anche C Pam Zhang tra i cinque finalisti della dodicesima edizione del Premio Lattes Grinzane 2022, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes, dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno.
Il suo romanzo d’esordio Quanto oro c’è in queste colline (66thand2nd, 2021, traduzione di Martina Testa) è stato selezionato insieme a La vita degli animali (Einaudi, traduzione di Stefano Rosatti) di Auður Ava Ólafsdóttir, Gli invisibili (Sellerio, traduzione di Nicola Rainò) di Pajtim Statovci, L’altra casa (Einaudi) di Simona Vinci, Sotto la falce (NN Editore, traduzione di Gaja Cenciarelli) di Jesmyn Ward.
Quanto oro c’è in queste colline racconta la storia di Lucy e Sam, dodici e undici anni, che si ritrovano all’improvviso in fuga in una terra ostile. Al tramonto della febbre dell’oro, con il cadavere del padre sulle spalle, partono per un viaggio nel grande Ovest americano, segnato da ossa di bisonti e impronte di tigri misteriose, per dare degna sepoltura a Ba. Nel cammino incontreranno cercatori d’oro e speculatori, un sinistro cacciatore di pellicce, la proprietaria di un bordello, una ricca ragazza di città che offrirà loro aiuto ma solo alle sue condizioni. Nell’ombra del ricordo del padre violento, per cui nutrono sentimenti contrastanti, Lucy e Sam dovranno cercare la loro strada in mezzo a paesaggi brutali e incantati, anche a costo di separarsi, e scoprire a poco a poco i segreti del loro passato familiare insieme a quelli del loro paese, l’America. Pervaso di elementi onirici, e sostenuto da un linguaggio ipnotico, contemporaneo, Quanto oro c’è in queste colline è uno straordinario romanzo d’avventura che riscrive il mito di fondazione della frontiera, toccando temi cruciali come la razza e l’immigrazione e altri più intimi come il genere e la perdita, e segna l’ingresso di una nuova voce nella letteratura americana.
Nella motivazione della giuria si legge:
Nel romanzo di C Pam Zhang rivivono tutti gli elementi del genere western: il paesaggio assolato e arido del grande Ovest americano, la febbre dell’oro che fa sorgere villaggi dal nulla, il mito di una ricchezza a portata di mano grazie a un pizzico di astuzia. Ma – ed è questo che rende Quanto oro c’è in queste colline un romanzo straordinario – l’autrice scompone pezzo per pezzo ciascuno di questi elementi, passandoli attraverso il punto di vista degli immigrati cinesi impiegati all’epoca nelle miniere e nella costruzione della ferrovia. Il merito va certamente alle due piccole protagoniste, impegnate non solo nella fatica di diventare grandi, ma anche nel pericoloso attraversamento di un territorio di frontiera – in cui riecheggia l’attualità del viaggio di minori non accompagnati in tempo di guerra… L’opera perciò riesce a essere contemporaneamente romanzo di formazione e avventura leggendaria, capace di affrontare e intrecciare temi delicati come il razzismo e l’immigrazione, il dolore della perdita e la differenza di genere.
C Pam Zhang è nata nel 1990 a Pechino, ha vissuto in tredici città di quattro nazioni diverse. Al momento abita a San Francisco. I suoi lavori sono apparsi, tra gli altri, sul New Yorker e sul New York Times. Quanto oro c’è in queste colline, uscito in America nel 2020, è il suo primo romanzo, finalista ai Lambda Literary Award e nominato per il Booker Prize.
I cinque romanzi finalisti, così come il Premio Speciale Lattes Grinzane, assegnato quest’anno a Claudio Magris, sono stati selezionati dai docenti, intellettuali, critici e scrittori che formano la Giuria Tecnica e sono ora affidati alla lettura e al giudizio di 400 studenti delle Giurie Scolastiche, avviate in 25 scuole superiori, che con i loro voti decreteranno il libro vincitore tra i cinque in gara.
Il vincitore sarà proclamato il prossimo 15 ottobre, nel corso della cerimonia di premiazione al Teatro sociale Busca di Alba.
Negli anni scorsi anche Yu Hua è stato insignito del Premio Lattes Grinzane, prima nel 1998 con Vivere! e poi nel 2018 con Il settimo giorno.