In Cina il settimo giorno del settimo mese lunare si celebra la festa di Qixi o Festa del Doppio sette, festività tradizionale cinese dedicata agli innamorati
La festa di Qixi, letteralmente “la notte del sette”, è nota in Occidente come il San Valentino cinese, anche se effettivamente in Cina sono ben cinque i giorni dedicati agli innamorati.
La Festa di Qixi si celebra il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare e proprio per questo è chiamata anche la Festa del Doppio Sette. Nel 2023 la festa cinese dedicata agli innamorati cade il 22 agosto.
Come ogni festività che si rispetti, anche la festa di Qixi ha origini leggendarie e tradizioni tramandate da secoli.
LA LEGGENDA DI ZHINÜ E NIULANG
Come accade per le altre festività tradizionali cinesi, come il Capodanno Cinese, la Festa di Qingming e la Festa delle Barche Drago, anche le origini della festa di Qixi sono raccontate nella leggenda che ha per protagonisti i due innamorati Zhinü e Niulang, rispettivamente la settima figlia dell’Imperatore del cielo e un bovaro rimasto orfano.
Niulang viveva con il fratello maggiore e la cognata, ma quest’ultima era molto dura con lui, tanto da arrivare a cacciarlo di casa. Rimasto completamente solo, gli restò accanto solo un vecchio bue, che in realtà era un immortale del Cielo, punito e costretto a restare a vivere sulla terra.
Un giorno, mentre si aggiravano insieme per i campi, Niulang vide sette ragazze che facevano il bagno in un ruscello. Erano le sette figlie dell’Imperatore del Cielo. Il giovane bovaro rimase colpito dalla loro bellezza, in particolare da quella di Zhinü, la più giovane di loro, una tessitrice di nubi e arcobaleni. Così, il bue gli suggerì uno stratagemma per far restare la ragazza sulla terra. Se Niulang le avesse sottratto i vestiti, Zhinü non sarebbe potuta tornare in cielo con le sue sorelle. Il giovane seguì il suggerimento. Una volta finito il bagno, quindi, mentre le altre si rivestirono e tornarono in cielo, Zhinü fu costretta a restare lì. Vedendola in lacrime, il ragazzo si presentò da lei e le restituì gli abiti. Zhinü, sorpresa per quanto accaduto, rimase comunque colpita da Niulang e dal suo gesto, così non potendo tornare in cielo decise di restare con lui. I due si innamorarono, si sposarono ed ebbero due figli.
Ma la loro felicità non era destinata a durare per sempre. Il tempo in cielo e in terra scorreva diversamente. Così mentre per la coppia erano trascorsi degli anni, in cielo erano passati solo pochi giorni quando la Regina Madre si accorse della scomparsa della sua figlia minore. Venuta a sapere che era rimasta sulla terra e si era sposata con un mortale, inviò dei soldati celesti per riportarla immediatamente a casa. Il bue, ormai in fin di vita, disse a Niulang di usare la sua pelle per volare in cielo e cercare di raggiungere la sua sposa. Il bovaro seguì ancora una volta il consiglio del suo fidato compagno, ma la Regina Madre non gli consentì di arrivare a riprendere sua moglie. Appena si accorse della venuta del bovaro e dei due figli, si tolse una forcina dorata dai capelli e la lanciò provocando la formazione di un largo fiume nel cielo, la Via Lattea, che separò i due innamorati per sempre.
Zhinü e Niulang, ognuno su una sponda del fiume, non riuscivano a darsi pace e non facevano altro che piangere. Le loro lacrime provocarono la commozione della Regina Madre, che concesse loro la possibilità di incontrarsi una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese lunare. In quella notte uno stormo di gazze forma un ponte sul fiume celeste consentendo alla coppia di riunirsi e nella Via Lattea è possibile scorgere due stelle particolarmente luminose: Altair, Niulang, e Vega, Zhinü.
LE TRADIZIONI
Anche se negli anni più recenti, soprattutto tra i giovani delle metropoli, c’è la tendenza a celebrare sempre più il San Valentino occidentale e sempre meno la festa cinese di Qixi, con il conseguente abbandono di molte delle usanze tradizionali legate alla festa del Doppio Sette, in molte zone della Cina, specialmente nelle aree rurali, si continuano a tramandare le antiche abitudini.
Varie e numerose sono le attività tradizionali, ma la più nota è quella secondo cui, la sera del settimo giorno del settimo mese lunare, le donne e le ragazze pregano per avere mani più abili e capaci. È un omaggio a Zhinü, straordinaria tessitrice, proprio come l’usanza, diffusa fin dalla dinastia Han (206 a. C.- 220 d.C.), di infilare gli aghi il più velocemente possibile al chiaro di luna, sempre con l’obiettivo di riuscire ad avere maggiori abilità. Per la stessa ragione a Hong Kong le donne celebrano la festività mostrando i loro lavori di cucito e facendo offerte al cielo notturno. Poi, sempre per venerare Zhinü e la sua bellezza, le giovani si lavano i capelli, preparano un tavolo con tè, vino, datteri rossi, semi di zucca e altri spuntini e si riuniscono a cucire, volgendo ripetutamente lo sguardo al cielo, in direzione della stella Vega, nella speranza di trovare un buon marito e avere una vita felice.
Viene venerato anche il bue di Niulang, sacrificatosi per aiutarlo a riunirsi con la sua amata. Per lui i bambini raccolgono fiori selvatici e li appendono alle corna dei buoi, ricordando la compassione del bue leggendario.
I CIBI DELLA FESTA
Nei festeggiamenti, come di consueto, un posto speciale è occupato dal cibo. In occasione della festa di Qixi, le abilità manuali vengono dimostrate anche intagliando la frutta, che assume le forme più fantasiose e variegate, riproducendo alla perfezione fiori e uccelli di ogni tipo.
Il piatto tipico della festa degli innamorati è la Qiao guo, una pasta sottile fatta con farina, zucchero e sesamo, che solitamente viene preparata da gruppi di donne riunite in casa. Una volta preparato, il composto viene steso sottilmente, tagliato e fritto.
Nella Cina orientale, invece, tra amiche si è solite preparare dei ravioli particolari: in uno viene inserita una moneta di rame e in un altro un dattero, chi mangia il raviolo con la moneta avrà fortuna economica e chi mangia quello con il dattero si sposerà presto.