Lo scrittore cinese racconta le sue origini e come è diventato uno dei più celebri scrittori cinesi contemporanei
Chi era Mo Yan prima di diventare un celebre scrittore? Come ha trascorso la sua infanzia? Come è cresciuto? E soprattutto come è diventato uno dei più conosciuti scrittori cinesi contemporanei?
Chi, se non Mo Yan stesso, potrebbe rispondere a questi interrogativi, svelando curiosità e aneddoti sulla sua vita di bambino prima e di adulto poi. Ed è quello che fa in Cambiamenti, tradotto da Patrizia Liberati e pubblicato da Nottetempo nel 2012. In poco più di cento pagine, Mo Yan riesce a condensare in maniera magistrale tre decenni di vita e tre decenni di storia della Cina.
Inizia ricordando la sua infanzia a Gaomi, piccolo paese di campagna, ripercorre il periodo della scuola da dove fu cacciato, la sua esperienza al cotonificio di zona e poi la decisione di arruolarsi nell’esercito, fino alla realizzazione del suo sogno di diventare scrittore.
Ci racconta di quando il mondo sembrava finire a Gaomi e Pechino gli appariva come un miraggio, lontano e irraggiungibile; di quando pensava che entrare nell’esercito, per lui che aveva frequentato solo le scuole elementari e aveva origini contadine, fosse l’unica possibilità di riscattarsi e sognava di combattere e diventare un eroe; di quando finalmente riuscì a realizzare i suoi sogni, sia quello universitario che quello letterario.
Nel libro, attorno a Mo Yan, ruotano persone che hanno fatto parte della sua vita e che ricorda con affetto. Trovano spazio la sua famiglia, i compagni di classe He Zhiwu e Lu Wenli, le cui storie si intrecciano grazie anche a un vecchio camion sovietico Gaz-51 intorno a cui fantasticavano fin da bambini e che li tiene incredibilmente uniti anche da adulti, i suoi insegnanti e i commilitoni.
Tra una varietà di volti a noi sconosciuti che hanno segnato la vita di Mo Yan, si affacciano anche due nomi noti: Zhang Yimou, nel 1987 al debutto dietro la macchina da presa per la trasposizione cinematografica del capolavoro di Mo Yan Sorgo Rosso, e una giovane Gong Li, protagonista del film, agli esordi della sua carriera di attrice.
Pagina dopo pagina, si susseguono aneddoti divertenti e situazioni ai limiti dell’assurdo, che non possono non far pensare alle atmosfere a cui Mo Yan ci ha abituati nei suoi romanzi.
I cambiamenti che danno il titolo al libro non sono solo quelli che hanno avuto come protagonista Mo Yan, ma anche quelli che hanno coinvolto la Cina. Ripercorrendo le tappe principali della sua vita, infatti, lo scrittore ci fa intravedere anche gli stravolgimenti che hanno interessato il suo Paese. Pur non soffermandosi su fatti storici specifici né dando precisi riferimenti temporali, attraverso le ripercussioni che gli avvenimenti storici hanno avuto su di lui, riesce a farli comprendere al lettore e a fargli capire, ad esempio, cosa abbia voluto dire crescere nella Cina degli anni della Rivoluzione Culturale e cosa abbia significato la morte di Mao Zedong.
Nel corso del racconto, Mo Yan ammicca al lettore, gli si rivolge direttamente, tanto che leggendo Cambiamenti si ha quasi l’impressione di essere davanti a lui, di ascoltare i suoi preziosi ricordi direttamente dalla sua voce.
Chi ama i suoi libri non può non apprezzare questa sorta di diario che Mo Yan ci regala, svelandoci aspetti della sua vita che aiutano a farci entrare nel mondo in cui si è formato come scrittore, da cui ha tratto ispirazione per le sue storie.