Oltre sessanta poesie celebrano la cultura italiana rendendo omaggio a molte personalità che la rappresentano in tutto il mondo
Quando si parla di Italia e Cina viene citata spesso l’amicizia che lega i due Paesi, ricordando la storia e lo sviluppo dei loro rapporti culturali, commerciali e diplomatici. Si racconta degli scambi lungo la Via della Seta e riecheggiano dal passato nomi come Marco Polo, Matteo Ricci e Giuseppe Castiglione. Si celebrano anniversari e si ricordano importanti tappe storiche nello stabilimento delle relazioni bilaterali. Ma ancora oggi c’è bisogno di costruire ponti e aprire dialoghi, accorciando distanze culturali e linguistiche che ancora permangono. Può essere letto proprio in quest’ottica Io e l’Italia di Liu Xi (Edizioni Il Foglio, 2022), raccolta bilingue di poesie, tradotta e curata da Francesco De Luca.
In oltre sessanta componimenti, Liu Xi rende omaggio all’Italia e a nomi di spicco che le danno lustro e la rappresentano a livello internazionale.
LE POESIE
Pur avendo visitato l’Italia una sola volta, nel 2013, in occasione della Biennale di Venezia, Liu Xi nutre una forte ammirazione per il Bel Paese. E la riversa tutta nei suoi versi, in cui trovano spazio sia riferimenti a usi e costumi che caratterizzano la cultura italiana, sia elementi legati alla sua esperienza personale e alla sua vita in Cina.
Liu Xi dedica poesie a Roma, alla «imponente Caracalla», dove «l’acqua bolle nelle vasche, blu come il mare», e a Castel Sant’Angelo con la sua «luce dorata», a Pavarotti, che «spalanca la bocca intonando di nuovo, l’acuto più bello del mondo», a Fabrizio De Andrè, ricordato come «il Bob Dylan d’Italia». Con i suoi versi celebra la bellezza delle donne italiane, soffermandosi su Monica Bellucci e Sofia Loren, senza dimenticare le specialità culinarie e il buon vino.
I versi dedicati all’Italia e alle sue personalità sono intervallati da quelli in cui il poeta racconta momenti della sua quotidianità in Cina, spesso accompagnata dalle note di Giacomo Puccini e delle sue opere, da Madama Butterfly a Turandot, passando per La Bhoème e Tosca.
Ma Liu Xi ama anche le canzoni napoletane, il cinema, lo sport, la letteratura e l’arte. Nei suoi componimenti si fanno strada anche la storia e la politica italiane, rispetto alle quali si lascia andare a un’amara constatazione sul «disgusto dei politici/ dei compromessi, che fuori e dentro la Cina è lo stesso/ non si ha la sincerità dei poeti e dei cantanti».
Nel corso della raccolta trovano spazio poi tanti amici, italiani e cinesi, impegnati a creare ponti e connessioni tra questi due Paesi, tra i loro popoli e le loro culture. Come si legge nella prefazione scritta da Iago, le poesie di Liu Xi creano:
«un ponte virtuale su cui finalmente si passeggia senza il vincolo di passaporti e dogane, dove è possibile argomentare e creare, nel pieno rispetto delle idee, anche e soprattutto quando non sono simili».
L’AUTORE
Liu Xi è un nome che a noi italiani non dice molto, per questo Io e l’Italia si conclude con una nota introduttiva che consente al lettore di conoscerlo meglio. Funzionario pubblico di Jinan, città della Cina settentrionale, capitale della provincia dello Shandong, Liu Xi ha sempre affiancato la sua attività pubblica con lo studio e la scrittura, pur tenendo nettamente distinti i due ambiti.
Ha iniziato a scrivere durante gli anni dell’università, impegnandosi sia nella stesura di articoli di critica e saggi, che nella composizione di poesie, considerate uno strumento di riflessione su sé stesso e su ciò che lo circonda. Ad oggi ne ha composte oltre mille, diffuse soprattutto nei circoli letterari e sul web.
La sua passione per l’Italia e per la cultura italiana è nata grazie allo studio della storia dell’antica Roma, oltre che all’ascolto delle opere liriche e delle canzoni della tradizione musicale napoletana, due elementi che tornano con insistenza nelle poesie contenute in questa raccolta. Su queste basi, poi, la sua ammirazione per il Bel Paese si è rafforzata attraverso i contatti con italiani in Cina, la cui frequentazione gli ha permesso di cogliere molte affinità culturali esistenti tra i due Paesi, soprattutto nelle abitudini quotidiane e in alcuni valori fondamentali, come la famiglia e la convivialità.
Le poesie di Liu Xi sono permeate di ammirazione per l’Italia e ci offrono uno specchio attraverso cui guardare noi stessi con occhi diversi, cogliendo la bellezza che ci circonda e riflettendo sulla nostra storia e sulle nostre tradizioni.
(Articolo pubblicato sul numero di luglio 2022 di Cina in Italia)