Vita e opere di uno dei nomi più noti della letteratura cinese contemporanea, esponente della letteratura d’avanguardia e della corrente neorealista

Su Tong è considerato uno degli autori cinesi rappresentativi della letteratura d’avanguardia sviluppatasi in Cina negli anni Ottanta del secolo scorso, la cui scrittura si è inserita poi nella narrativa neorealista diffusasi in quello stesso periodo.

 

BIOGRAFIA

Su Tong, pseudonimo di Tong Zhonggui, è nato a Suzhou il 23 gennaio 1963. Dopo la laurea in lettere conseguita all’Università Normale di Pechino, si è trasferito a Nanchino, dove ha lavorato come assistente all’Istituto di Belle Arti.

All’inizio degli anni Ottanta, diverse riviste cinesi, come Qingqun (Gioventù), Qingnian zuojia (Giovani scrittori) e Xingxing (Stelle) hanno iniziato a pubblicare le sue opere e nel 1985 Su Tong ha cominciato a lavorare come redattore nella rivista letteraria di Nanchino Zhongshan.

Su Tong è considerato uno dei maggiori narratori cinesi contemporanei, espressione della letteratura d’avanguardia, sviluppatasi in Cina a partire dal periodo di Riforma e Apertura, all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, e della corrente del neorealismo.

Ambienta le sue opere nel passato, in particolare negli anni precedenti la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Si tratta di un passato indefinito, in cui si colloca il racconto di storie e luoghi simbolici, che permettono a Su Tong una sperimentazione sia a livello linguistico che contenutistico.

Nella sua scrittura, elementi della tradizione cinese, si mescolano ad altri derivati dall’influenza della tradizione narrativa americana, da Hemingway a Salinger.

Dal 1993 fa parte dell’Associazione degli scrittori cinesi. Nel 2009 ha vinto il Man Asian Literary Prize per He an (河岸) e nel 2015 il Mao Dun Literature Prize per Huanque ji (黄雀记).

 

BIBLIOGRAFIA

Sono molti i libri di Su Tong disponibili in italiano.

Moglie e concubine_cover orientaliaL’opera più nota è sicuramente Mogli e concubine, libro pubblicato in Cina nel 1989 e tradotto in Italia nel 1992 da Maria Rita Masci, racconta le vicende di Songlian, che per uscire dalla povertà accetta di diventare quarta sposa e concubina del ricco Chen.

Dal libro è stato tratto il celebre film del regista cinese Zhang Yimou Lanterne rosse, uscito nel 1991 e candidato all’Oscar come Miglior Film Straniero nel 1994.

Finito per anni fuori catalogo, Moglie e concubine è stato di recente oggetto di una nuova edizione, pubblicata dalla casa editrice Orientalia.

cipria_coverSull’onda del successo di Mogli e concubine, nel 1993 arriva in Italia anche Cipria, tradotto da Maria Rita Masci ed edito da Feltrinelli. Pubblicato in Cina nel 1991, narra la storia di due giovani prostitute inviate nei campi di lavoro per essere rieducate nei primi anni della Repubblica Popolare Cinese. Anche Cipria è stato pubblicato di recente in una nuova edizione della casa editrice Theoria.

i due volti del mondo_coverNel 2000 vengono pubblicati in italiano anche Spiriti senza pace (traduzione di Rosa Lombardi, Feltrinelli), che ripercorre le vicende di una famiglia operaia degli anni Ottanta dal punto di vista di Hua Jindou, morto suicida dopo il suicidio della moglie, e I due volti del mondo (traduzione di Fiorenzo Lafirenza, Neri Pozza), raccolta di racconti, spesso ambientati nell’immaginario villaggio di Fengyangshu, in cui Su Tong fotografa la Cina rurale dove le vite delle persone si inseriscono in un paesaggio duro e difficile.

la_casa_dell_oppio_coverE sempre a Fengyangshu, villaggio di fantasia nelle campagne della Cina meridionale, è ambientato La casa dell’oppio (traduzione di Rosa Lombardi), pubblicato nel 1995 da Theoria e nel 2018 da Orientalia Editrice. Narra le vicende della famiglia del latifondista Liu Laoxia, coltivatore e commerciante d’oppio che detiene la proprietà di tutte le terre del villaggio, lavorate da tremila contadini alle sue dipendenze. Uomo avido e senza scrupoli, interessato solo al guadagno, assisterà alla rovina della sua famiglia, caratterizzata da rapporti intricati, segnati da tradimenti, sofferenze, violenza e morte.

Su Tong ci porta, invece, nella Cina imperiale nel romanzo Quando ero imperatore, tradotto da Maria Gottardo e Monica Morzenti e pubblicato nel 2004 da Neri Pozza. Protagonista è Duanbai che diventa imperatore del regno di Xie a soli quattordici anni. Il libro racconta la sua vita all’insegna della debolezza e frustrazione, che lo spingerà a scappare con una compagnia di acrobati, diventando così il re dei funamboli.

binu e la grande muraglia_coverDue anni dopo, nel 2006, è uscito in Cina il romanzo Binu e la Grande Muraglia, portato in Italia solo nel 2017 da CSA editrice, tradotto da Giulia Falcini. In questo testo Su Tong ripropone uno dei più antichi racconti della tradizione mitologica cinese. Protagonisti sono Binu e Qiliang, costretti a vivere lontani dopo che Qiliang è stato reclutato per partecipare alla costruzione della Grande Muraglia.

Sono poi disponibili in italiano alcune raccolte di racconti: nel 2008 Einaudi ha pubblicato Vite di donne, tradotto da Silvia Calamandrei, in cui Su Tong si concentra sulla figura femminile, tracciando i ritratti di diverse donne cinesi nella Cina della seconda metà del Novecento, soffermandosi in particolare sull’epoca prerivoluzionaria, sul periodo della Rivoluzione culturale e vite di donne_coversulle riforme; nel 2018 Elliot ha proposto i Racconti fantastici, a cura di Rosa Lombardi; nel 2019 Atmosphere Libri ha pubblicato i due racconti Un’altra vita per le donne e Tre lanterne, a cura di Antonio Leggieri.

epoca_dei_tatuaggi_coverNel 2021 Orientalia editrice ha pubblicato L’epoca dei tatuaggi, una raccolta di cinque racconti inediti, tradotti da Maria Rita Masci. Oltre al racconto che dà il titolo alla raccolta, I fratelli ShuBanda autonomaLa scena del crimineDiario di agosto.