Vita e opere della scrittrice Premio Nobel che nei suoi libri ha raccontato la Cina del primo Novecento

Pearl S. Buck (1892-1973) è una scrittrice statunitense che ebbe un forte legame con la Cina, dove trascorse molti anni della sua vita e da cui trasse ispirazione per l’ambientazione dei suoi romanzi.

 

BIOGRAFIA

Nata a Hillsboro, nella Virginia dell’Ovest, nel 1892, si trasferì in Cina pochi mesi dopo la sua nascita, con i genitori missionari della Chiesa presbiteriana.

Durante la permanenza in Cina, nella provincia del Jiangsu, sul fiume Yangtze, Pearl S. Buck fu affidata a una governante cinese, che la fece crescere raccontandole storie e leggende cinesi, immersa nella lingua del Paese che l’aveva accolta.

Nel 1900, la sua famiglia si trasferì a Shanghai, dove restò soltanto un anno, prima di fare ritorno negli Stati Uniti a causa dell’acuirsi dell’opposizione nei confronti degli stranieri.

Ma si trattò solo di una breve parentesi. Già l’anno successivo, infatti, fece ritorno in Cina, dove la sua istruzione fu affidata a un insegnante cinese, che la introdusse all’arte della calligrafia e allo studio dei classici cinesi. A 18 anni tornò in America dove si laureò in letteratura inglese. Una volta terminati gli studi, partì nuovamente per la Cina, dove rimase fino al 1933 dedicandosi all’insegnamento all’Università di Nanchino.

Si sposò due volte: la prima nel 1917, con John Lossing Buck, insegnante come lei presso l’Università di Nanchino, e nel 1931 con Richard J. Wash, il suo editore.

Fu una scrittrice molto prolifica e, fin dalle prime opere, ottenne un grande consenso a livello internazionale. Nel 1932, La buona terra, il suo romanzo più noto, fu insignito del Premio Pulitzer per la Narrativa e nel 1938 le fu attribuito il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione:

Per le sue ricche ed epiche descrizioni della vita contadina in Cina e per i suoi lavori autobiografici.

In Cina, la figura di Pearl S. Buck ha vissuto vicende alterne. In particolare, dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 non le fu concesso di ritornare nel Paese e durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976) fu etichettata come «imperialista americana». Solo di recente la sua figura è stata rivalutata e la sua produzione riscoperta.

 

BIBLIOGRAFIA

Pearl S. Buck ha pubblicato racconti, romanzi, saggi, biografie, opere teatrali e libri per l’infanzia, per un totale di oltre ottanta opere, tradotte in numerose lingue e in alcuni casi portate anche sul grande schermo.

In Italia, i libri della scrittrice statunitense sono stati pubblicati dalla casa editrice Mondadori, inizialmente nella collana Medusa, che negli anni Trenta del Novecento era dedicata alla narrativa straniera.

Così, nel 1933 arrivò in Italia La buona terra, nel 1934 Figli, nel 1935 Vento dell’Est, vento dell’Ovest, romanzo d’esordio di Pearl S. Buck, nel 1936 La famiglia dispersa, nel 1938 La madre e L’esilio, nel 1939 Questo indomito cuore, nel 1940 Angelo guerriero e L’amore di Ai-uan, nel 1941 Altri dei. Bisognerà poi aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale per la pubblicazione di Stirpe di drago, undicesimo romanzo della scrittrice, pubblicato nel 1942, tradotto in italiano solo nel 1947, tre anni dopo l’uscita dell’omonimo film con Katherine Hepburn.

Negli anni successivi furono molti altri i titoli di Pearl S. Buck pubblicati in Italia, tra cui Peonia, Cielo cinese, Il fiore oscuro, Il frutto mancato, La madre, La prima moglie, I parenti, Donna imperiale, Il sigillo, La casa dei fiori, La dea fedele, Le mie patrie, La promessa, La saggezza di Madame Wu, L’arcobaleno, Il segreto di Natale, Le ragazze di Madame Liang e il romanzo postumo Un’eterna meraviglia.

Nel 1956, Mondadori pubblicò un cofanetto con cinque libri illustrati per ragazzi di Pearl S. Buck: Il pesce drago, Le cinesine della porta accanto, Tre ragazzi e un bufalo, La grande ondata, Il dono di un giorno.

 

La maggior parte dei libri di Pearl S. Buck pubblicati in Italia sono oggi fuori catalogo e reperibili esclusivamente usati, tranne alcuni.

In particolare, nel catalogo Mondadori si trovano Vento dell’Est, Vento dell’Ovest, La buona terra, Stirpe di Drago, Un’eterna meraviglia e L’esule.

vento dell'est vento dell'ovest_coverVento dell’Est, Vento dell’Ovest è il romanzo d’esordio di Pearl S. Buck, pubblicato nel 1930. È ambientato in Cina, all’alba del secolo XX, quando tradizione e innovazione entrarono in conflitto. Un conflitto incarnato dal rapporto tra Kwei-lan, educata secondo i precetti dell’Oriente, e il giovane a cui è data in sposa, istruito all’estero e fortemente contrario ai valori del passato. Standogli accanto, Kwei-lan accetta di abbandonare a poco a poco le sue certezze, imparando così ad amare e a essere amata. Speculare alla sua è la storia del fratello, che ha studiato oltremare, si ribella in nome di una moderna libertà di sentimenti e al ritorno in Cina porta con sé la moglie americana. L’ostilità della grande famiglia e l’ostinazione del giovane provocano dolore e fratture, ma anche profonde trasformazioni che condurranno a un diverso incontro fra i due mondi.

la_buona_terra_coverLa buona terra è il romanzo più noto di Pearl S. Buck. Pubblicato nel 1931, le è valso il Premio Pulitzer e la medaglia di riconoscimento dall’Accademia americana delle arti e delle lettere. La buona terra descrive con sobrietà, potenza e un profondo e sottile senso di umanità un mondo di umili e oppressi. Per il contadino Wang Lung, per la sua umile e rassegnata moglie O-Lan e per i loro parenti, la terra rappresenta tutto: il benessere, l’unione della famiglia, le tradizioni più sacre, le virtù delle generazioni passate e le speranze di quelle future.

stirpe di drago_coverAnche in Stirpe di drago, romanzo pubblicato nel 1942, Pearl S. Buck descrive la vita dei contadini cinesi. Una vita che, in un villaggio nei pressi di Nanchino, per Ling Tan e la sua famiglia scorre secondo ritmi apparentemente immutabili, fino a quando nel 1937 l’invasione giapponese travolgerà la loro esistenza e le loro abitudini, spazzando via ogni certezza. Quando scrisse Stirpe di drago, Pearl S. Buck portò all’attenzione dei lettori occidentali i terribili fatti legati all’invasione giapponese, compreso il massacro di Nanchino, anche se si concentrò maggiormente sull’impatto che questi tragici avvenimenti storici ebbero sui personaggi del romanzo e sulle loro vite.

eterna_meraviglia_coverUn’eterna meraviglia, invece, è stato pubblicato postumo, nel 2013, a quarant’anni dalla morte di Pearl S. Buck. Lo scritto è al centro di una vicenda poca chiara. Pare, infatti, che il romanzo a cui stava lavorando negli ultimi anni di vita fosse stato misteriosamente trafugato, ma nessuno se ne curò più fino a quando nel 2012 una donna acquistò un deposito in Texas, dove ritrovò un manoscritto firmato da Pearl S. Buck e una copia dattiloscritta di oltre trecento pagine. In un primo momento la donna pensò di venderli, ma gli eredi della scrittrice americana fecero di tutto per riuscire ad entrarne in possesso. Non si seppe mai chi sottrasse il romanzo né come arrivò in quel deposito, ma i figli confermarono che si trattasse di un’opera autentica, riconoscendo alcuni riferimenti privati, che non avrebbero potuto essere scritti da nessun altro all’infuori di Pearl S. Buck.

esule_buck_coverNel 2021 Mandadori ha pubblicato L’esule, già pubblicato in Italia in passato con il titolo L’esilio, libro in cui Pearl S. Buck racconta la vita di sua madre Carie. Giovane moglie di un pastore presbiteriano, lascia nel 1880 la Virginia e assieme al marito si reca in missione nella lontana Cina, affrontando un vero e proprio “esilio” dalla patria e dalla famiglia, nella speranza che il suo sacrificio le permetta di cogliere quel segno di Dio che attende da sempre. Ma la morte prematura di quattro dei sette figli farà perdere senso a qualunque scelta e Carie, la cui profonda natura è quella di una ribelle, si sentirà “esiliata” anche dal marito e dalla sua fede.

questo_indomito_cuore_coverNel catalogo della casa editrice Sonzogno, invece, troviamo Questo indomito cuore, romanzo pubblicato nel 1938. In una piccola e tranquilla città americana, negli anni Trenta del Novecento, la vita scorre senza sorprese. Le ragazze si divertono al circolo e si sposano, una volta sposate restano a casa, si prendono cura dei figli, cucinano e sistemano, mentre i mariti vanno al lavoro. Ma questo non vale per Susan Gaylord, che tutti dicono sia diversa perché con le sue mani sa impastare una torta deliziosa, sa cucire un vestito elegante, sa suonare il pianoforte con sensibilità, ma soprattutto ha uno spiccato talento per la scultura. Questo suo talento la porta a dover scegliere tra la famiglia, a cui non intende rinunciare, e la carriera artistica. Una scelta che, però, non vuole fare, diventando così un’eroina dei tempi moderni, divisa tra l’amore per Mark, un modesto agente immobiliare che le assicura il calore dell’affetto domestico, e Blake, un vulcanico bohémien che le fa invece conoscere la passione.

il_segreto_di_natale_coverÈ, invece, edito da Interlinea Il segreto di Natale, che narra un giorno di Natale davvero speciale, in cui una famiglia che ha adottato una bambina asiatica scopre un segreto indicibile sulla sua paternità, trovandosi a dover fare i conti con il timore che quel segreto venga rivelato. In questo racconto natalizio, quindi, Pearl S. Buck, esplora il tema dell’incontro tra Oriente e Occidente, forte della sua esperienza personale.