A Roma e Ragusa si parla di Cinarriamo, Favole di Esopo e La casa dell’oppio, editi dalla casa editrice indipendente specializzata in orientalistica

Settimana ricca di appuntamenti per gli appassionati di lingua e letteratura cinese.

Tre le presentazioni in calendario per Orientalia Editrice, casa editrice indipendente specializzata in pubblicazioni dedicate al Medio e all’Estremo Oriente, che accende i riflettori su tre dei suoi libri più recenti che hanno per protagonista la lingua cinese e la Cina: Cinarriamo, Favole di Esopo e La casa dell’oppio.

cinarriamo_copertinaSi comincia lunedì 6 maggio, alle ore 15:00, quando all’Università di Roma Tre (Via Ostiense 234) si parlerà di Cinarriamo, un volume che raccoglie quattro racconti inediti scritti da sino-italiani, selezionati da una giuria di sinologi ed esperti di tematiche sociali nell’ambito di un concorso promosso lo scorso anno dalla stessa Orientalia in collaborazione con Associna, associazione delle seconde generazioni cinesi. Un’iniziativa nata per dare voce ai sino-italiani e andare oltre gli stereotipi che spesso li accompagnano. Interverranno Rosa Lombardi, Marco Wong e due degli autori.

favole di esopo_copertinaPoco più tardi, sempre lunedì 6 maggio e sempre a Roma, alle ore 18:00 presso la Biblioteca Nelson Mandela (Via La Spezia, 21), sarà presentato Favole di Esopo, primo volume della collana Confronti, che si rivolge a chi studia cinese, proponendo brani famosi o estratti di opere celebri in cinese e in italiano. Il volume, curato da Andrea Marcelloni e Palmira Pregnolato, con le illustrazioni di Andrea Luceri, raccoglie 18 brevi fiabe di Esopo in versione cinese e in versione italiana, tradotte dall’originale greco.

la_casa_dell_oppio_coverIl terzo appuntamento con Orientalia Editrice sarà mercoledì 8 maggio alle 18:30 a Ragusa, presso la libreria Ubik Ibla (Corso XXV aprile 17/19), dove Rosa Lombardi e Lavinia Benedetti presenteranno La Casa dell’Oppio di Su Tong, celebre scrittore cinese di recente in Italia. La storia è ambientata a Fengyangshu, negli anni immediatamente precedenti e successivi alla fondazione della Repubblica popolare cinese. Già pubblicato in Italia nel 1995, per questa nuova edizione il testo è stato rivisto dalla traduttrice Rosa Lombardi, che aveva curato anche la prima edizione.