Ogni giovedì di maggio, la casa editrice seleziona dieci titoli del suo catalogo che saranno in promozione in versione ebook. Ecco tutti i titoli dedicati alla Cina

Per tutto il mese di maggio, la casa editrice O barra O, in collaborazione con Bookrepublic, lancia una bella iniziativa per i lettori. Ve la segnalo perché amo particolarmente le proposte di questa casa editrice.

Ogni giovedì O barra O metterà a disposizione su tutti i maggiori store online una selezione tematica di dieci ebook, che saranno in promozione a partire da 1,49 euro.

Un’occasione per scoprire il suo catalogo e per leggere molti titoli interessanti pubblicati nel corso degli anni. Per chi non la conoscesse, O barra O è una casa editrice che riserva particolare attenzione all’Oriente.

Per i quattro giovedì di maggio nei quali sarà attiva questa promozione, O barra O propone quattro selezioni tematiche con dieci titoli.

Si comincia il 7 maggio con dieci “Gialli e thriller”, poi il 14 maggio è la volta di “Arte, pensiero e poesia”, il 21 maggio si prosegue con “Scritture d’Oriente” e il 28 maggio si finisce con “Alla scoperta dell’Asia”.

 

7 MAGGIO: GIALLI E THRILLER

Nel primo giovedì dedicato a “Gialli e thriller”, ho subito spulciato i dieci titoli selezionati per dare un’occhiata ai libri dedicati alla Cina. Ce ne sono ben cinque. Ve li elenco di seguito, con una breve sinossi:

I celebri casi del giudice Dee

celebri casi del giudice deeScritto da un anonimo autore cinese del XVIII secolo, questo testo è stato scoperto da Robert van Gulik, che ne ha poi tratto ispirazione per i suoi gialli ambientati in Cina di cui il giudice Dee è protagonista. Il giudice Dee è un personaggio realmente esistito e vissuto in epoca Tang (618-907). Da poco assegnato al distretto di Changping, il giudice Dee si trova a indagare su tre casi: un doppio omicidio nell’ambiente dei mercanti, l’apparizione di uno spettro che chiede giustizia sulla propria tomba e l’avvelenamento di una sposa durante la prima notte di nozze. Il romanzo, per la prima volta edito in Italia, è introdotto da un prezioso scritto di van Gulik e corredato dalle sue note.

 

Sherlock a Shanghai di Chen Xiaoqing

sherlock a shanghaiSi svolgono a Shanghai, negli anni Venti, le indagini del detective Huo Sang. Nei sei racconti polizieschi troviamo un accattivante mix di logica deduttiva, scene d’azione e acute riflessioni sulla natura umana e sui rapidi cambiamenti in corso nella società cinese dell’epoca.

 

I delitti dell’oro cinese di Robert Van Gulik

Il giudice Dee scioglie i più complicati enigmi criminali che si consumano nella provincia cinese di Penglai. Al suo primo incarico come giudice distrettuale, un raffinato pensiero deduttivo e un acuto spirito di osservazione conducono Dee a individuare la causa unica di avvenimenti in apparenza privi di legami tra loro e a risolvere il suo primo mistero.

 

Il monastero stregato di Robert Van Gulik

il monastero stregatoIl giudice Dee è in viaggio con le sue tre mogli e un aiutante tra le montagne del confine meridionale della provincia di Hanyuan. Lo scoppio improvviso di un pericoloso temporale autunnale lo obbliga a rifugiarsi in un vicino monastero, tristemente noto per una successione di morti inspiegate. Suo malgrado, il giudice è obbligato a occuparsene e a indagare.

 

Il paravento di lacca di Robert Van Gulik

Alla ricerca di una camera per la notte, entra nella Locanda della Beatitudine Eterna dove viene alloggiato nel Padiglione Scarlatto, un lussuoso appartamento in cui, nel corso degli ultimi trent’anni, si sono verificate ben due morti misteriose, ultima delle quali il suicidio di un giovane accademico. Il Giudice Dee si cimenta con un classico della letteratura gialla: il delitto della stanza chiusa.

 

21 MAGGIO: SCRITTURE D’ORIENTE

Il terzo giovedì  della promozione di maggio di O barra O è dedicato alle “Scritture d’Oriente” e anche in questa occasione non mancano i titoli dedicati alla Cina. Si tratta di:

Destini dei fiori nello specchio di Li Ruzhen

destini dei fiori nello specchioRomanzo scritto agli inizi del XIX secolo, è considerato l’ultimo grande classico dell’epoca imperiale: un complesso gioco letterario, la cui trama si snoda tra il mondo ultraterreno, l’impero Tang e trenta immaginari Paesi d’oltremare. Elementi fantastici e storici, argomenti tratti dai più disparati campi del sapere si fondono in una narrazione ricca di influenze taoiste, buddiste e confuciane. La vicenda ha inizio quando l’imperatrice Wu Zetian ordina alle Fate dei Cento Fiori di far sbocciare tutte le gemme in pieno inverno. Le fate acconsentono, contravvenendo alle regole celesti, e vengono così condannate a reincarnarsi sulla terra per la durata di una vita umana. I loro destini si incroceranno con quello di Tang Ao, funzionario imperiale, determinato a intraprende un lungo viaggio per mare alla ricerca dell’immortalità.

 

Fuga sulla luna e altre antiche storie rinarrate di Lu Xun

fuga sulla lunaIn questi celebri racconti, Lu Xun rielabora in chiave satirica i miti e le tradizioni della Cina, senza risparmiare neppure i grandi filosofi e intellettuali dell’antichità come Confucio, Mozi e Laozi, dei quali mette alla berlina le debolezze e il distacco dalla realtà. La sua satira si propone di portare alla luce i “difetti nazionali” della società cinese che antecede l’avvento di Mao, come la corruzione, la grettezza di alcune usanze popolari, il contrasto fra l’interesse pubblico e quello privato. Un vero e proprio atto d’accusa nei confronti dell’intera cultura cinese.

 

Tre misteri tibetani di Jacques Bacot

tre misteri tibetaniNella tradizione tibetana i misteri sacri sono rappresentazioni teatrali che i monaci recitano nei cortili dei loro monasteri in precisi momenti dell’anno. Il loro contenuto è di natura religiosa o mitica e trae origine dalla tradizione culturale dell’India, dalla storia e dall’agiografia del Tibet.
Il volume, curato da Jacques Bacot, uno dei più autorevoli tibetologi e orientalisti del Novecento, raccoglie quelli che sono considerati i tre più importanti misteri di ispirazione buddista. In essi vengono narrate la toccante vita del principe Drime Kunden che sfugge alla catena delle esistenze donando tutti i suoi beni e votandosi alla vita ascetica; la storia intrisa di elementi fantastici della regina Drowa Zangmo, incarnazione di un essere celeste; la vicenda di Nang Sel, giovane fanciulla che intraprende la via della purezza contro la volontà della famiglia.

 

28 MAGGIO: ALLA SCOPERTA DELL’ASIA

L’ultimo appuntamento della promozione di O barra O è dedicato “Alla scoperta dell’Asia”. E per gli appassionati di Cina ci sono ben cinque titoli!

Hong Kong e Macao. Città degli estremi di Joseph Kessel

hong kong e macaoNel 1957, in pieno periodo di decolonizzazione, Hong Kong e Macao erano gli ultimi avamposti europei in Estremo Oriente. Joseph Kessel si immerge in questi brulicanti crocevia di popoli e culture al confine con la Cina di Mao e ne restituisce gli sconvolgenti contrasti: il fascino della natura selvaggia e l’urbanizzazione più sfrenata, le inimmaginabili ricchezze e l’estrema miseria, le attività commerciali su scala globale e i traffici locali più o meno leciti. Nei suoi vagabondaggi tra sfavillanti quartieri occidentali e squallidi tuguri, case da gioco e fumerie, Kessel ripercorre la storia dei luoghi e traccia i ritratti di personaggi straordinari come William Jardine, il principe del contrabbando di oppio, Aw Boon Haw, l’inventore del Balsamo di Tigre, Mr. Fu, il re dei giochi di Macao. Senza mai dimenticare i più umili: i rifugiati cinesi, i conducenti di rickshaw, le operaie delle fabbriche di fuochi d’artificio e soprattutto i piccoli, onnipresenti, mendicanti.

 

I carnet del viaggio in Cina di Roland Barthes

i carnet del viaggio in cinaNell’aprile del 1974 Roland Barthes accetta l’invito delle autorità cinesi e parte per la Cina in compagnia di Philippe Sollers, Julia Kristeva, Marcelin Pleynet e del filoso Francois Wahl. I suoi carnet offrono una visione disincantata di questo viaggio istituzionale. La delegazione soggiace a un programma serrato di visite ufficiali attraverso fabbriche, scuole, ospedali, coltivazioni agricole, quartieri cittadini, mentre i delegati locali sfoderano informazioni e cifre sui successi della Cina maoista. Barthes diviene ben presto insofferente all’ossessiva ideologia. La sua attenzione si rivolge altrove, alle persone, ai gesti quotidiani, al gusto dei piatti, all’erotismo dei ragazzi cinesi, ai colori del paesaggio e, soprattutto, agli imprevisti, agli incidenti di percorso che sfuggono alla censura e dissolvono ogni artificio. Annotazioni, impressioni, osservazioni ironiche: i carnet riflettono di continuo la volontà di non lasciarsi intrappolare dai meccanismi della retorica e degli stereotipi.

 

Il Figlio del Cielo di Victor Segalen

il figlio del cieloPubblicato postumo nel 1975, Il Figlio del Cielo è considerato al pari di René Leys e Stele uno dei testi cardine dell’opera di Segalen e del suo concetto di esotismo come estetica del diverso. Dando prova di una straordinaria dimestichezza con il canone della tradizione letteraria e storiografica cinese, Segalen concepisce questo romanzo come la cronaca di un Annalista particolare incaricato dall’Imperatrice-Vedova Cixi di registrare gli atti, le parole e gli scritti “caduti dal pennello” del penultimo sovrano della dinastia Qing, l’Imperatore Guangxu.
Ne emerge la figura di un giovane malinconico, tormentato dalla sua carica di Figlio del Cielo, ovvero di mediatore tra Cielo e Terra, e schiacciato dall’eredità degli antenati e dalle immutabili tradizioni di un impero millenario. Sullo sfondo della vita quotidiana di corte e di rivolgimenti epocali che minano le già fragili fondamenta dell’Impero di Mezzo – la guerra sino-giapponese, la Riforma dei Cento giorni, il colpo di Stato di Cixi, la rivolta dei Boxer e la sua repressione da parte dei “Barbari stranieri” – va in scena la tragedia metafisica di un Amleto cinese che si dibatte in cerca di una propria identità e di un proprio posto nella Storia.

 

La Cina nel caos di Albert Londres

la_cina_nel_caos_coverNel 1922, dopo un soggiorno in Giappone, Albert Londres, il “principe del reportage” si reca in Cina. Siamo nel turbolento periodo dei Signori della Guerra, il Paese è politicamente allo sbando. “Ci sono un imperatore, due presidenti della Repubblica, tre superdittatori e diciotto tiranni medi”, una frammentazione di potere che, agendo unicamente in nome dell’interesse personale, sta svendendo la Cina alle potenze straniere. Con uno stile visionario e soggettivo, impregnato di humour, autoironia e gustosi aneddoti, Londres si immerge nella caotica situazione della “Repubblica-Impero” alla vigilia della Prima guerra Zhili-Fengtian e restituisce l’atmosfera di sospensione e di assoluta anarchia che si respira in città come Pechino, Mukden,Tienjin e Shanghai.

 

Un barbaro in Asia di Henri Michaux

un barbaro in asiaNel 1931 Henri Michaux parte per l’Asia e vi trascorre circa otto mesi, durante i quali visita l’India, il Nepal, Ceylon, la Cina, il Giappone e la Malesia. Un’esperienza totale affrontata senza filtri, con gioia, alla stregua di un “viaggio immaginario”, sotto la spinta di un irrefrenabile desiderio di disorientamento. Un barbaro in Asia è il risultato di questo “grand tour” orientale. Un resoconto diretto, spiazzante, spesso beffardo e politicamente scorretto che abbraccia e tenta di decifrare ogni aspetto delle culture dei Paesi visitati. Rifuggendo le categorie del pensiero occidentale – in ciò barbaro, ossia non intaccato da pregiudizi –, Michaux attraversa e si lascia attraversare da religioni, lingue, calligrafie, letterature, filosofie, generi teatrali, musiche e danze.