Diario di un maestro in Cina: le avventure cinesi di un insegnante di educazione fisica

Claudio Piani pubblica il racconto del suo anno trascorso in Cina come allenatore di basket in una scuola elementare

Claudio Piani è prima di tutto un viaggiatore. È la sua voglia di esplorare il mondo e di entrare in contatto con culture diverse a portarlo a trent’anni a vivere e lavorare per un anno in Cina.

Diario di un maestro in Cina è il risultato di questa sua esperienza. Pagina dopo pagina, Claudio porta il lettore a ripercorrere con lui, passo passo, tutta la strada che ha fatto, da Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano, a Shenzhen, metropoli della Cina sud-orientale. Dalla decisione di trasferirsi in Cina alla preparazione del viaggio, soffermandosi sulla ricerca di un lavoro prima di partire e sulle pratiche necessarie per la richiesta del permesso di soggiorno, fino al suo arrivo a Shenzhen, all’incontro con altri stranieri insegnanti in Cina proprio come lui e all’ostacolo linguistico, che non gli ha impedito però di vivere a trecentosessanta gradi la sua esperienza di allenatore di pallacanestro in una scuola elementare alla periferia di Shenzhen.

Claudio si immerge nella realtà cinese, si apre alla nuova cultura con cui entra in contatto, fa nuove conoscenze e si lascia andare senza barriere e senza pregiudizi, deciso a cogliere tutto ciò che l’anno in Cina ha da offrirgli.

Ed è così, senza filtri, che riporta nel suo Diario di un maestro in Cina tutto quello che ha vissuto e provato. È un libro leggero e divertente, con uno stile semplice, scritto proprio come un diario, in cui Claudio annota aneddoti e riflessioni, confidando momenti di sconforto che si alternano ad altri di entusiasmo. Momenti in cui chi ha vissuto esperienze simili può facilmente riconoscersi.

In ogni angolo del quartiere e a ogni istante, mi imbatto in qualcosa di nuovo, qualcosa di stupefacente per i miei occhi, qualcosa che, nei suoi incredibili contrasti e nella tremenda differenza da quello a cui sono abituato, riesce sempre a farmi sorridere e stare bene.

Anche se nel complesso il libro risulta scorrevole, ho trovato alcuni passaggi particolarmente superficiali e frettolosi. Un limite che è facilmente superabile tenendo sempre presente che Diario di un maestro in Cina riporta in dettaglio l’esperienza cinese e le impressioni di Claudio Piani, che non possono ovviamente essere considerate universalmente valide. A volte, però, ho avuto l’impressione che l’autore cedesse alla tentazione di presentarle come tali.

Al di là di questo, il libro è una lettura piacevole, in cui non solo si possono riconoscere coloro che hanno vissuto esperienze analoghe, dall’insegnamento in scuole cinesi alla vita da expat in Cina, ma soprattutto può interessare chi vorrebbe farlo, che troverà sicuramente qualche consiglio su come procedere, qualche anticipazione sugli ostacoli che potrebbero presentarsi e qualche spunto per riuscire a superarli.